29 Settembre 2014, 16:56
1 min di lettura
PALERMO – Si è svolto oggi presso la Presidenza della Regione, un vertice per esaminare la questione di Macalube di Aragona e le questioni legate alle zone a rischio interessate dal fenomeno dei vulcanelli, alla presenza del presidente, Rosario Crocetta, dell’assessore al Territorio e Ambiente, Piergiorgio Gerratana, e dei direttori dei dipartimenti Territorio e Ambiente, Protezione Civile e dei relativi staff. Nel corso dell’incontro è emerso che la zona teatro dell’incidente, è gestita interamente da Legambiente ed in particolare il luogo specifico dove si trovavano le vittime, è destinato esclusivamente all’accesso per ricerche scientifiche. Il presidente della Regione e l’assessore hanno rappresentato ai direttori la necessità immediata di chiudere l’accesso per il pubblico a tutte le riserve interessate dal fenomeno dei vulcanelli in Sicilia, di affidare la custodia di tali zone al Corpo Forestale e non a volontari, di provvedere alla recinzione di tutte le aree interessate, di affidare all’istituto di vulcanologia uno studio per la valutazione dei rischi. Nei prossimi giorni la riserva verrà interessata da ispezioni tecniche ed amministrative che dovranno valutare ciò che è accaduto. Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
“Siamo sorpresi da quanto sostiene la Regione e non ci risulta che le cose stiano così. In attesa dei funerali dei bambini morti sabato scorso nella riserva Macalube di Aragona, ci asteniamo da ogni commento e non intendiamo entrare in polemica con la Regione”. Lo dice Mimmo fontana, presidente di Legambiente Sicilia e direttore della riserva.
Pubblicato il
29 Settembre 2014, 16:56