Madonie Golf Club, |dove sono finiti i soldi?

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06 Luglio 2012, 19:00

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Riserva ancora colpi di scena la vicenda che vede come protagonista il Madonie golf club di Collesano e i suoi 35 dipendenti, senza stipendio ormai da diversi mesi. Si è chiusa, infatti, con l’istituzione di una sottocommissione per acquisire i bilanci della società l’audizione di ieri in commissione Attività produttive all’Ars. “Quanto emerso al termine della riunione della Commissione – affermano Salvino Caputo e Pino Aprrendi, rispettivamente presidente e vicepresidente della terza commissione – rende indispensabile l’avvio di un’attività ispettiva per acquisire notizie in ordine ai finanziamenti erogati e sulle cause che hanno determinato il blocco del funzionamento della struttura che ha ottenuto ben 15 milioni di euro dalla Comunità europea”.

Questa cifra – incalza la deputata regionale Marianna Caronia – è il risultato sia di stanziamenti europei per l’incremento turistico sia di fondi destinati all’agricolutura, in quanto sono stati sviluppate strutture per la produzione del vino e dell’olio all’interno del resort”.

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A questo punto, la domanda è una: come sono stati spesi questi soldi? Domanda rimasta però senza una risposta dal momento che ieri il presidente Gian Luigi Lapis non si è presentato all’audizione. In sua vece, è arrivato un suo rappresentante che “si è limitato a presentare una fotocopia di una richiesta di acquisizione da parte di una società statunitense che promette di pagare centinaia di milioni di dollari per rilevare l’azienda”, afferma Fabio Bensai, dipendente della struttura che, da giugno, insieme agli altri 34 colleghi occupa il Madonie golf club. E aggiunge: “Non vediamo un centesimo da tempo ed è assurdo che non sia stato presentato alcun documento ufficiale”. La fotocopia recapitata ieri all’Ars è la stessa presentata lo scorso 4 luglio in occasione dell’udienza per l’istanza di fallimento avanzata dagli stessi dipendenti presso il tribunale di Palermo per cercare di recuperare un risarcimento. Udienza che si è conclusa con un rinvio a lunedì 9.

A complicare la vicenda, tra l’altro, c’è il fatto che Le Madonie Golf Club da dicembre scorso non accetta più prenotazioni: “E’ inammissibile che davanti alla crisi occupazionale, il Madonie Golf resort continui a rifiutare le prenotazioni accampando scuse che ormai non stanno né in cielo né in terra – aggiunge Marianna Caronia -. Per questa ragione ho chiesto, assieme ad altri colleghi della commissione Lavoro dell’Ars, che gli atti dell’audizione di Gianluigi Lapis siano trasmessi alla Procura di Palermo”. “E’ importantissimo salvaguardare i posti di lavoro – dichiara Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat-Cisl – sarebbe stato ancora più importante salvaguardare anche la struttura, potenzialmente un volano importante per il rilancio dell’economia e del territorio. Se non sarà possibile rimettere in moto la struttura, è giusto che i fondi pubblici vengano restituiti”.

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06 Luglio 2012, 19:00

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