MadrePalermo |al Teatro Ditirammu

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16 Gennaio 2009, 17:35

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Un diarista, un pupo e una voce che incarna a volte la luna, a volte una bambina a volte Palermo. Si tratta di MadrePalermo, spettacolo di Salvo Piparo messo in scena da Vito Parrinello che sabato alle 21 e domenica alle 18,30 andrà in scena al Teatro Ditirammu.

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Dal manoscritto Rosario La Duca (recentemente scomparso) interpretato da Mario Azzolini, si dà vita ad una Piazza di Racconti e di Cunti, di canti sbiaditi per bocca di una luna (Elisa Parrinello), una metafora del popolo palermitano che incarna l’essere pupo fingendosi padrone e puparo (Salvo Piparo), padrone sicuro e inaffondabile dei propri sentimenti e delle proprie ragioni.
Sullo sfondo di quattro gigantografie delle storiche carte siciliane disposte sul palco, metafora della scommessa della vita e delle tradizioni popolari, verrà fuori la descrizione di una città che, come in un piccolo presepe, attraverso l’incrocio di case e di voci e di canti (alla chitarra Salvo Fundarò) dimostrano come nessuna terra, potrà mai paragonarsi alla propria terra se questa ha una storia che ti appartiene tanto da distillarti. Nessuno o niente potrà mai prendere il posto di una madre nel cuore di ognuno di noi. Un inno alla memoria della Palermo di una volta: quella tagliata dal Cassaro, nutrita dai suoi pescatori, raccontata dai sui poeti di strada, condotta dai suoi gnuri, manovrata dai suoi pupari, cantata dai suoi suonatori e “ninnariddari”.

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16 Gennaio 2009, 17:35

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