“Fai rapine, ma lascia gli anziani”| Il codice “etico” del boss

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13 Giugno 2015, 06:30

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PALERMO – No, gli anziani non si toccano. Rapinate le banche, spacciate droga, prendetevela con gli usurai, ma lasciate stare i vecchietti. Vincenzo Giudice, uno dei presunti triumviri del mandamento mafioso di Pagliarelli, faceva la morale a un picciotto. Alla luce delle indagini che hanno portato al blitz contro la mafia di Pagliarelli c’è da chiedersi da quale pulpito venisse la predica.

Il 30 giugno 2014 Giudice viene intercettato mentre transita in macchina in piazza Montegrappa, nel cuore del Villaggio Santa Rosalia. Accosta, abbassa il finestrino, saluta un uomo e ne raccoglie le confidenze: “Cugino dimmi una cosa. Siccome mi è venuto un lavoro da fare… in una casa in un uno che abita qua, sono tre… entrano quattro milioni al mese… e mi è venuto un flash, tu che ne pensi?”. Nel mirino è finito un anziano che evidentemente non vive da solo. Gli hanno fatto i conti in tasca e può essere un buon colpo. Solo che ci vuole l’autorizzazione del capo per mettere a segno la rapina.

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Da Giudice, però, arriva una tirata di orecchie: “… ti piacerebbe se fosse tuo nonno?… rispondi a me, lasciali stare… la verità, io intanto te l’ho detto”. Quindi il richiamo ad una religiosità mortificata in ogni altro istante della vita: “Lasciali stare, il Signore li castiga queste cose”. “Minchia cugino che dobbiamo fare?”, gli chiede allora l’uomo appellandosi all’urgente necessità di fare soldi. E il consiglio arriva: “E che vuoi fare?… abbassati la calzetta e ti vai a fare una banca. Che discorsi sono? I vecchietti non si toccano… siccome io a te ti rispetto, lasciali stare, lascia stare che rispetti a me… ti devi rispettare prima tu stesso, una cosa di questa non mi sembra corretta… sono usurai, sono ladri allora sì… non si toccano i vecchietti… hai capito?”.

Lezione finita. Si sentono i rumori di baci e abbracci. La macchina di Giudice riparte. La stessa macchina, stando alle intercettazioni dei carabinieri del Nucleo investigativo e alle accuse dei pubblici ministeri che lo hanno portato in cella, a bordo della quale Giudice avrebbe impartito ordini, programmato estorsioni, commissionato pestaggi e organizzato traffici di droga.

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13 Giugno 2015, 06:30

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