19 Novembre 2019, 06:59
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PALERMO – In carcere finiscono picciotti delle estorsioni, spacciatori, rapinatori e pure organizzatori di finti incidenti.
I mafiosi di Brancaccio hanno assoldato gli spaccaossa. Spezzano gambe e braccia a chi è disposto a sopportare il dolore e incassa gli indennizzi delle assicurazioni.
Sono nove le persone fermate nella notte in un blitz della Squadra mobile su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. L’ultima radiografia di Cosa Nostra aggiorna la mappa del potere nel mandamento mafioso di Brancaccio. In particolare sulle famiglie mafiose di Corso dei Mille e Roccella.
I boss affondano le mani nella miseria economica, si nutrono del degrado sociale, sfruttano la disperazione di chi vede nel dolore fisico la sua ancora di salvezza. Accanto agli storici interessi per le rapine e lo spaccio di droga, controllato dai quadri intermedi dell’organizzazione, è emerso che anche il mercato delle truffe assicurative ha attirato le attenzioni mafiose.
I finti incidenti sono opera di Cosa Nostra. I mafiosi trattengono grosse somme di denaro e dividono una piccola parte degli indennizzi con le vittime che si prestano al gioco e gli autori delle violenze fisiche. I poliziotti stanno anche eseguendo dei sequestri di beni agli indagati.
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19 Novembre 2019, 06:59