Mafia, il blitz e l'organigramma del clan: gli arrestati NOMI VIDEO

Mafia, il blitz e l’organigramma del clan: gli arrestati NOMI VIDEO

Smantellata l'organizzazione adranita affiliata ai Laudani di Catania
PROCURA DELLA REPUBBLICA
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CATANIA – Il blitz anti-mafia di Adrano. Uno spiegamento imponente messo in campo da Direzione Distrettale Antimafia, Polizia – Squadra Mobile della Questura di Catania e Commissariato di Adrano. Che ha portato all’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania a carico di 21 soggetti destinatari della custodia in carcere.

Le accuse sono di associazione di tipo mafioso (clan Scalisi di Adrano), estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e porto e detenzione illecita di armi da sparo. Tutti reati aggravati dalla finalità di agevolare l’associazione mafiosa di appartenenza.

I nomi degli arrestati

In manette sono finiti: Alfio Di Primo, Emanuel Bua, Pietro Castro, Vincenzo Castro, Emanuele Centamore, Francesco Pio Di Giovanni, Antonino Garofalo, Alfio Lo Curlo, Claudio Maccarrone, Pietro Maccarrone, Cristian Concetto Nicolosi, Salvatore Palermo, Vincenzo Restivo, Dario Sangricoli, Giuseppe Santangelo, Salvatore Scafidi, Alfio Scalisi, Andrea Stissi, Marcello Stissi, Massimiliano Vinciguerra.

Mafia, il blitz di Adrano

Le indagini sono scattate nel luglio 2021. Un’attività investigativa che costituisce la naturale prosecuzione delle pregresse indagini sul sodalizio mafioso in questione, sfociate in diverse operazioni. Illegal Duty dell’11.7.2017, nell’operazione The King del 16.7.2020, nell’operazione Fallow the money del 10.2.2021.

Nel 2021 l’operazione Triade ha evidenziato come a seguito della sua scarcerazione nel 2022, il componente storico (e di rango apicale) del clan Scalisi, Alfio Di Primo, si sarebbe immediatamente posto ai vertici dell’associazione mafiosa. Divenendone il reggente. Di Primo è cognato di Giuseppe Scarvaglieri, giả condannato all’ergastolo, indiscusso capo del clan Scalisi, dal gennaio 2018 detenuto al 41 bis.

Ricostruito l’attuale organigramma del clan Scalisi, la cui gerarchia interna vedrebbe, al livello immediatamente inferiore al reggente Alfio Di Primo, l’indagato Antonino Garofalo. Il quale avrebbe svolto una fondamentale funzione di organizzazione e coordinamento sugli altri membri dell’associazione mafiosa. Tra cui spiccherebbero gli affiliati Andrea Stissi e Dario Sangricoli.

Il pizzo e la droga

Oltre all’organigramma del sodalizio Scalisi, l’indagine ha permesso di avere contezza dei delitti posti in essere dagli affiliati al clan tra cui numerose estorsioni. Tutte commesse nella tipica forma mafiosa del “pizzo”, ai danni di commercianti ed imprenditori adraniti sistematicamente. Costretti a pagare mensilmente somme di denaro agli esattori dell’organizzazione mafiosa.

Le casse dell’associazione mafiosa sarebbero state costantemente rimpinguate dai proventi di un esteso traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana. Gestito dai membri dell’organizzazione che, in tale ambito criminale, hanno approfittato di una fase di debolezza operativa dell’altra organizzazione mafiosa adranita, negli anni colpita da numerosi arresti,

Le indagini hanno ribadito la conclamata pericolosità dei membri del clan Scalisi. Che si sarebbero dotati di armi da sparo al fine di presidiare il loro territorio e preservare i loro affari criminali da eventuali ingerenze da parte di gruppi mafiosi rivali. Assicurandosi in tal modo l’apporto militare necessario a sostenere il confronto con gli altri gruppi mafiosi.

Gli arresti sono avvenuti all’alba.


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