23 Marzo 2011, 15:54
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Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Palermo, Giangaspare Camerini, ha condannato a oltre 35 anni di carcere cinque imputati del clan mafioso del quartiere Resuttana, accusati di mafia ed estorsione. Si tratta di Mario Napoli e Carlo Giannusa, a cui sono stati inflitti otto anni e otto mesi di carcere ciascuno; Angelo Bonvissuto, sei anni e quattro mesi; Marcello Campagna, sei anni; Gioacchino Morisca, sette anni e sei mesi. Il Gup ha assolto e, ordinato l’immediata scarcerazione, di Massimo Di Fiore e Pietro Pipitone.
Gli imputati ritenuti colpevoli dovranno risarcire venti mila euro a ciascuna delle parti civili: Addiopizzo, Libero Futuro, Sos Impresa, Coordinamento vittime delle estorsioni, Solidaria Scs, Centro studi Pio La Torre, Provincia regionale, Confcommercio e Confindustria. Sarà stabilito in sede civile il risarcimento per i quattro imprenditori taglieggiati. L’accusa era rappresentata dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Francesco Del Bene, Gaetano Paci, Anna Maria Picozzi e Marcello Viola. Il processo prende le mosse dall’operazione denominata Eos 2 che, nell’aprile 2010, grazie alle dichiarazioni del pentito Manuel Pasta, portò in carcere dieci persone. Tre indagati, Diego Ciulla, titolare del negozio Hessian di Palermo, Piero Pilo e Andrea Quatrosi, ex reggente del mandamento Resuttana, hanno scelto di essere processati con il rito ordinario.
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23 Marzo 2011, 15:54