Cinque delitti degli anni ’80 e ’90 |Condanna per i killer dei Laudani

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16 Marzo 2015, 12:49

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CATANIA – Il Gup Giovanni Cariolo non ha fatto sconti per i quattro killer del clan dei Laudani: i due collaboratori di giustizia, Giuseppe Maria Di Giacomo, e Alfio Giuffrida, e i due ergastolani, Alfio Laudani e Camillo Fichera. In questa sentenza si chiude una drammatica storia della mafia catanese degli anni ’80 e ’90 quando la provincia somigliava al far west. I colpi di pistola erano diventati quasi un sottofondo quotidiano e l’orrore degli omicidi era diventato un conoscente abituale.

I quattro sono stati condannati per cinque delitti che si sono consumati tra il 1984 e il 1993.  Alfio Gambero, ucciso a Pedara nel 1984, Salvatore Gritti, freddato nel suo garage a Carlentini nella primavera del 1991, Giovanni Piacente morto sotto i colpi di fucile davanti al casello autostradale di Giarre nel ’93, il duplice delitto Domenico Peluso e Camillo Caruso ritrovati nel 1993 a San Giorgio nel bagaglio di una fiat Punto e l’assassinio dell’avvocato Salvatore Di Mauro (l’avvocato dei Puntina) e del suo segretario Francesco Borzì, ammazzati nello studio del legale nello stesso anno.

Le condanne. Dodici anni per Giuseppe Di Giacomo, dieci anni per Alfio Giuffrida, quattro mesi di isolamento diurno per Alfio Laudani, come detto già all’ergastolo, sono sei i mesi di isolamento diurno per Camillo Fichera, anche lui sta scontando il massimo della pena prevista. I quattro sono stati condannati anche a risarcire le parti civili.

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16 Marzo 2015, 12:49

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