20 Dicembre 2024, 07:14
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CATANIA – Duro colpo al clan Scalisi ad opera della Polizia di Stato etnea. Al termine di anni di inchiesta, all’alba di oggi è scattata l’operazione “Primus”: blitz che ha visto in campo la Procura Distrettuale della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia.
Sono 20 in tutto le misure cautelari in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Catania. I soggetti in questione sono gravemente indiziati, con differenti profili di responsabilità di associazione di tipo mafioso (clan Scalisi di Adrano, per l’appunto), estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e porto e detenzione illecita di armi da sparo, tutti reati aggravati dalla finalità di agevolare l’associazione mafiosa di appartenenza.
Ma l’indagine ha anche permesso di verificare come gli affiliati al clan Scalisi, avessero allestito un vero e proprio giro, remuneratissimo, di estorsioni: “commesse nella tipica forma mafiosa del pizzo“, spiegano dalla Questura di Catania. Le vittime erano commercianti ed imprenditori adraniti costretti a pagare mensilmente somme di denaro agli esattori dell’organizzazione mafiosa.
Inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dai pm Assunta Musella e Fabio Saponara. Le indagini sono scattate dopo la scarcerazione, per fine pena, di Alfio Di Primo, condannato anche per due omicidi e 416 bis nel processo Ficodindia 1 e 2.
Per gli inquirenti, la misura cautelare disposta nei confronti del clan Scalisi di Adrano, articolazione territoriale del clan Laudani di Catania, ha anche documentato il riassetto dei ruoli apicali e l’attuale organigramma del sodalizio mafioso.
Ulteriori particolari verrano resi noti nel corso della mattinata.
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20 Dicembre 2024, 07:14
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