Mafia, decapitati i vertici della cosca Scalisi | “Ad Adrano le vittime del pizzo non denunciano”

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14 Luglio 2015, 07:28

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ADRANO – Decapitati i vertici della cosca Scalisi: il braccio operativo della famiglia mafiosa dei Laudani ad Adrano. Sono otto le misure cautelari eseguite dalla Squadra Mobile di Catania: gli indagati sono persone accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, con l’aggravante di essere l’associazione armata.

L’operazione (LEGGI), coordinata dalla Dda di Catania, ha permesso di disarticolare i piani alti del clan Scalisi che da decenni gestisce gli affari illeciti della zona di Adrano. Un gruppo pericoloso che negli anni si è reso protagonista di forti tensioni con le organizzazioni rivali referenti ai Santapaola sfociate in diverse occasioni nel sangue.

Nel corso della conferenza stampa, il procuratore Patanè ha evidenziato come “ad Adrano, purtroppo, le vittime di pizzo non denunciano”.

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GLI ARRESTATI:

Giuseppe Scarvaglieri (classe 1968), già in carcere per altri reati;
Pietro Maccarrone (classe 1969);
Francesco Coco (classe 1977), già in carcere per altri reati;
Alfio Di Primo (classe 1967), già in carcere per altri reati;
Pietro Severino (classe 1957), già in carcere per altri reati;
Gaetano Di Marco (classe 1962);
Massimo Di Guardia (clase 1986), già in carcere per altra causa;
Davide Di Marco (classe 1987), già detenuto per altra causa.

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14 Luglio 2015, 07:28

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