30 Ottobre 2020, 14:23
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PALERMO – Il blitz dei carabinieri del marzo 2019 confermò che la mafia, in questo caso del mandamento di Porta Nuova, si finanzia con la droga. Oggi il verdetto con tante condanne e assoluzioni di peso decise dal giudice per l’udienza preliminare Clelia Maltese. La pena più pesante è arrivata per Tommaso Di Giovanni che del mandamento è stato reggente. Non solo droga ma anche nuove iniziative imprenditoriali legate anche distribuzione del caffè.
Queste le condanne: Salvatore De Santis 6 mesi, Alessandro Di Blasi 3 anni e 20 giorni, Tommaso Di Giovanni 15 anni e 6 mesi (per l’imputato difeso dall’avvocato Giovanni Castronovo, la pena è in continuazione con una precedente condanna a fronte di una nuova richiesta di 18 anni che si sommasse alla precedente), Benedetto Graviano 5 anni e 6 mesi, Alessio Haou 4 anni, Khemasi Lausgi 4 anni, Filippo Maniscalco 5 anni e 4 mesi, Giovanni Maniscalco 4 anni e 5 mesi, Emanuele Gandolfo Milazzo 2 anni e 8 mesi, Fabrizio Nuccio 2 anni e 8 mesi, Francesco Pitarresi 11 anni e 8 mesi, Gaspare Rizzuto 1 anno e 5 mesi, Giovanni Salerno 6 anni e 2 mesi, Antonio Sorrentino 4 anni e 4 mesi (difeso dall’avvocato Angelo Formuso, la richiesta di pena era 16 anni ma è caduta la contestazione di associazione a delinquere finalizzata la traffico di droga), Rosalia Spitalieri 1 anno , 9 mesi e 10 giorni, Settimo Spitaliere 4 anni e 5 mesi e 10 giorni, Salvatore Sucameli 1 anni e 4 mesi, Vincenzo Toscano 1 anno e 6 mesi, Costantino Trapani 1 anno e 2 mesi.
Ci sono alcuni assolti di peso: Francesco Arcuri (difeso dagli avvocati Filippo Gallina e Michele Giovinco, si tratta dello stesso imputato condannato a 24 anni per l’omicidio Fragalà), Gregorio Di Giovanni (in questo processo aveva una contestazione minore rispetto a quella che lo vede imputato in un altro processo quale capomafia di Porta Nuova e uomo chiave della nuova cupola), Giulio Affranchi (avvocato Giovanni Castronovo), Paolo Calcagno (difeso dagli avvocati Raffaele Restivo e Salvo Agrò, in un taltro processo è stato condannato quale reggente del mandamento), Gioacchino Crivello, Sebastiano Vinciguerra, Vincenzo Cusimano, Salvatore D’Oca, Andrea Damiano, Michele Madonia (difeso da Michele Giovinco e Filippo Gallina, era considerato il custode della droga del mandamento), Rosolino Mirabella (avvocato Giovanni Castronovo e Silvana Tortorici), Antonino Pisciotta.
Tra i capitoli che non hanno retto al vaglio del giudice c’è quello che aveva portato al sequestro della “Pronto Bus srl”, società ora dissequestrata che organizza giri turistici per le vie di Palermo a bordo di bus scoperti. Secondo l’accusa, ora caduta, c’erano i fratelli Di Giovanni insieme a Paolo Calcagno dietro l’impresa con sede legale in via Stefano Tura, intestata a Gioacchino Crivello. Dissequestrate anche la torrefazione Caffeina di Salvatore D’Oca in piazza principe di Camporeale e l’impresa Kaffeina di Salvatore Arcuri con sede in via Eugenio l’Emiro.
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30 Ottobre 2020, 14:23