17 Luglio 2023, 09:38
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PALERMO – Ci sono gli uomini d’onore delle famiglie di Porta Nuova e Palermo Centro che avrebbero proseguito il lavoro dei boss arrestati negli ultimi anni. E ci sono pure i parenti dei detenuti che hanno ricevuto i soldi del mantenimento. Sono venti le misure cautelari eseguite nella notte dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo.
Sette le ordinanze di custodia cautelare in carcere (alcune notificate a persone già detenute): Massimo Mulè, 51 anni, Ivano Parrino, 44 anni, Alessandro Adamo, 31 anni, Antonino Pisano, 37 anni, Davide Di Fiore, 28 anni, Simone Abbate, 54 anni, e Alessandro Cutrona, 39 anni.
L’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria sono stati decisi per Salvatore Maddalena, 61 anni, e Giovanni Maddalena, di 50. L’obbligo di presentazione alla pg è stato notificato a Vincenzo Selvaggio, 32 anni, Giuseppe Campisi, 26 anni, Giuseppe Civiletti, 43 anni, Salvatore D’Atria, 43 anni, Giuseppe Castelli, 51 anni, Angela Boscaino, 34 anni, Salvatore Castello, 41 anni, Rita Massa, 43 anni, Antonino Di Giovanni, 32 anni (figlio del boss Tommaso Di Giovanni), Maria Mercedes Di Giovanni, 40 anni (moglie del detenuto Gaetano Leto), Francesca Paola Lo Presti, 26 anni (figlia di Tommaso Lo Presti e Teresa Marino, capomafia il primo e suo braccio destro la seconda).
Il gip Filippo Serio ha disposto il sequestro preventivo di 1500 euro nei confronti di Salvatore Castello (fratello del detenuto Giovanni castello) e 200 euro nei confronti di Rita Massa (moglie di Ivano Parrino).
Per la prima volta in una indagine di mafia la Procura di Palermo ha contestato il reato di ricettazione a cinque familiari di boss detenuti, che incassavano i soldi destinati dal clan al loro mantenimento.
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17 Luglio 2023, 09:38
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