Incontro con la donna della droga| “Ci siamo visti al distributore”

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17 Aprile 2017, 06:15

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PALERMO – Era una donna della droga. Di lei il pentito di mafia Giovanni Vitale conosce il nome – Enza – e racconta un episodio di cui è stata protagonista. Troppo poco, al momento, per identificarla. Ma gli investigatori non hanno perso le speranze, anche perché c’è di mezzo un altro collaboratore di giustizia che potrebbe aggiungere nuovi indizi per svelarne l’identità.

In uno degli ultimi verbali resi ai pm di Palermo, Vitale ha ricostruito la sua carriera criminale, iniziata con le scommesse clandestine e finita con il pizzo a Resuttana, ultimo incarico prima di scegliere la strada della collaborazione. In mezzo ci sono gli affari della droga in società, così racconta, con Rosario Profeta e Antonio Guida. Il primo è un cognome di peso nella mafia di Santa Maria di Gesù. Il secondo è divenuto pure lui un collaboratore di giustizia. “… ne ho conosciuta una di Misilmeri – racconta Vitale – che una volta molti anni indietro avevo avuto un appuntamento io, Guida questa donna… non mi ricordo in questo momento come… forse Enza si chiama…”.

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Si erano dati appuntamenti “in una pompa di benzina nella strada Palermo-Misilmeri”. Vitale non gradì la sua presenza: “… non sapevo che doveva venire con questa donna io per la cocaina, poi io ho visto che era una donna e gli avevo detto a lui ‘io non ci voglio avere a che fare’”. Non è l’unica donna citata nei verbali di Vitale: “Manuela… una certa Adele… poi il cugino di Manuela”. Tutte donne che avrebbero svolto il delicato compito di corrieri degli stupefacenti.

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17 Aprile 2017, 06:15

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