07 Aprile 2023, 17:04
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La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha notificato l’avviso di conclusione indagini nei confronti di quindici persone coinvolte a vario titolo nell’operazione Condor, un’inchiesta che ha fatto luce sulla riorganizzazione di cosa nostra e stidda nella parte orientale della provincia di Agrigento.
Il provvedimento è stato firmato dai sostituti procuratore della Dda Claudio Camilleri e Alessia Sinatra che adesso, a tre mesi dal blitz che ha portato all’arresto di nove persone, si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio. Sono quindici in tutto gli indagati.
Le accuse sono associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e danneggiamento. Al centro dell’inchiesta i nuovi assetti delle famiglie mafiose dell’agrigentino e il ritorno in auge della stidda, organizzazione criminale parallela a cosa nostra con cui oggi intavola affari dopo una guerra a cavallo tra gli anni ottanta e novanta che insanguinò l’intera provincia.
Tra gli indagati ci sono vecchie e nuove conoscenze. I personaggi principali dell’intera inchiesta sono certamente Nicola Ribisi, erede di una potente famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro di cui è ritenuto il reggente, e Giuseppe Sicilia, considerato dagli inquirenti il capo della cosca di Favara, coinvolto già nella maxi inchiesta Xidy. La fase esecutiva dell’indagine ha svelato nuovi retroscena e ridisegnato gli assetti mafiosi in particolare di Favara e Palma di Montechiaro e la coesistenza con i cosiddetti “paracchi”. Tra gli indagati spicca anche Giuseppe Chiazza, ritenuto ai vertici della stidda.
L’inchiesta ha portato alla luce estorsioni, pizzo e “messe a posto” a tappeto con il tentativo di mettere le mani nei più svariati settori: dagli apparecchi da gioco e delle mediazioni per la vendita dell’uva al controllo illecito di una grossa parte del remunerativo settore imprenditoriale delle slot machines. Ipotizzata anche l’operatività di una parallela struttura associativa con base a Palma di Montechiaro e diretta da soggetti indiziati di appartenere alla stidda, che gestiva il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli indagati: Pasquale Alaimo, 55 anni di Favara; Baldo Carapezza, 28 anni di Palma di Montechiaro; Francesco Centineo, 39 anni di Palermo; Giuseppe Chiazza, 52 anni di Palma di Montechiaro; Salvatore Curto, 40 anni di Canicattì; Salvatore Galvano, 53 anni di Agrigento; Francesco Genova, 44 anni di Palermo; Giovanni Gibaldi, 36 anni di Licata; Domenico Lombardo, 31 anni di Favara; Luigi Montana, 41 anni di Ravanusa; Rosario Patti, 60 anni di Palma di Montechiaro; Luigi Petruzzella, 38 anni di Palma di Montechiaro; Nicola Ribisi, 43 anni di Palma di Montechiaro; Giuseppe Sicilia, 44 anni di Favara; Ignazio Sicilia, 48 anni di Favara. Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Barba, Giuseppe Vinciguerra, Santo Lucia, Giuseppe Farina, Diego Giarratana, Salvatore Pennica, Pierfrancesco Campo,Francesco Enia, Salvatore Cusumano, Salvatore Di Caro, Salvatore Manganello, Maria Fabiana Mulè, Massimiliano Riga, Valerio Vianello Accorretti.
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07 Aprile 2023, 17:04