Mafia, estorsioni e rapine | Barcellona Pozzo di Gotto, 22 arresti

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16 Aprile 2015, 09:38

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BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – I carabinieri e la polizia stanno eseguendo a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 22 persone, accusate di far parte della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto con l’accusa di associazione mafiosa, estorsioni, rapine, porto abusivo d’armi e altri reati contro la persona e il patrimonio. Fra gli arrestati c’è Angelo Bucolo, fratello del sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco e associazione mafiosa. Altre 5 persone sono state denunciate per gli stessi reati. L’operazione antimafia, denominata ‘Gotha 5’, ha messo in luce soprattutto l’attività estorsiva nel settore imprenditoriale della famiglia di Barcellona e della cosca dei Mazzarroti, da anni principali riferimenti della mafia palermitana e catanese.

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*Aggiornamento ore 12.54
Le persone raggiunte stamani da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita stamani da polizia e carabinieri a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) perchè accusate di associazione mafiosa e estorsione aggravata dal metodo mafioso, sono Bartolo D’Amico, Franco e Filippo Munafò, Mario Pantè, Alessio Alesci, Giuseppe Ofria,Giuseppe Cammisa, Orazio Salvo, Antonino Genovese, il marocchino Miloud Essaoula, Salvatore Italiano, Angelo Bucolo, fratello del sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea (Me), Giuseppe Reale, Giovanni Pino, Sebastiano Torre, Agostino Campisi, Tindaro Calabrese, Salvatore Calcò L’Abruzzo, Maurizio Trifirò, Antonino Calderone, Marco Chiofalo, Carmelo Crisafulli. Sette sono erano a già in carcere, gli altri erano liberi. Altre 5 persone risultano indagate. L’ indagine denominata Gotha V ha preso il via dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Artino, figlio di Ignazio già esponente di spicco del clan dei Mazzarroti. Da quanto appurato dagli investigatori il clan di Barcellona Pozzo di Gotto e la cosca dei Mazzarroti controllavano il pizzo di tutta la zona tirrenica del messinese e anche importanti appalti.

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16 Aprile 2015, 09:38

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