Catania

Mafia, gli appetiti dei clan catanesi: crisi, Pnrr, elezioni

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30 Agosto 2022, 13:42

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CATANIA – La mafia non smette di fare affari. Nemmeno d’estate. I boss non vanno certo in vacanza. Nel silenzio agostano le indagini non si sono mai fermate. La torcia dell’informazione è accesa sulle imminenti scadenze elettorali e la politica riempie la maggior parte delle pagine dei quotidiani, degli spazi delle home page dei giornali on line e dei servizi dei tg. Ma intanto negli uffici di piazza Verga si è continuato a lavorare visionando informative e approfittando del ‘fermo’ delle udienze concludendo anche richieste di misure cautelari che sono state lasciate sul tavolo dell’ufficio gip. L’autunno che sta per arrivare si annuncia ‘caldissimo’ sul fronte della lotta alla mafia. E non solo militare.

La zona grigia

Le inchieste aperte sono diverse. E su tutti i fronti. Anche sulla cosiddetta zona grigia dove la mafia riesce a infiltrarsi con (purtroppo) troppa facilità. Le antenne sono alzate: anche su impulso della Prefettura (e quindi del Viminale) sul controllo dei fiumi di denaro pubblico che sono stati messi a disposizione degli enti per progetti e riqualificazioni.

I fondi del Pnrr

Il ‘Pnrr’ è sicuramente appetitoso per le mafie. È stato proprio su LiveSicilia che il comandante provinciale dell’Arma Rino Coppola, esperto analista del capacità imprenditoriali dimostrate dalla criminalità organizzata italiana, ha specificato come il clan Santapaola-Ercolano è quello più attrezzato per riuscire a ‘intercettare’ i fondi attraverso vari sistemi criminali.

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La crisi

Le mafie approfittano delle crisi economiche e finanziarie. E il caro energia, la guerra, il covid che non si arresta sono componenti che accentuano un momento economico delicatissimo, con centinaia di imprese e attività commerciali sull’orlo del fallimento e della chiusura. E se per non abbassare le saracinesche gli imprenditori cederebbero alle lusinghe dei boss? Le associazioni antiracket a più riprese hanno lanciato un inquietante alert. Anche alla Commissione Antimafia nazionale che da poco è venuta a Catania.

Le elezioni

C’è anche da monitorare la campagna elettorale: Polizia, Carabinieri, Dia e Finanza sotto il coordinamento della Procura etnea sono al lavoro per assicurare un voto senza alcuna interferenza esterna. Ma molto si chiede anche ai candidati e ai cittadini. Denunciare comportamenti ritenuti ombrosi o sospetti è l’unico modo per non essere complici di Cosa nostra. Purtroppo quanto accaduto nell’ultima tornata elettorale per le amministrative di Palermo dimostra come la mafia ha ancora interesse a entrare nei palazzi del potere dalla porta principale. Le Regionali sono un piatto molto ghiotto. Significherebbe avere accesso alla macchina del potere. E quella degli appalti. Da sempre nel mirino dei clan catanesi. Santapaola in testa.

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30 Agosto 2022, 13:42

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