02 Luglio 2013, 17:58
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CATANIA – “Il governo valuti se sia il caso di intervenire sul grave episodio di mafia che ha colpito il giovane imprenditore di Paternò in provincia di Catania, il cui gregge di pecore è stato sterminato per ritorsione, verificando se ci sono gli elementi per un risarcimento danni”. E’ quanto chiedono i deputati del Partito democratico Michele Anzaldi, Luigi Famiglietti ed Ernesto Magorno, in una interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e al ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo. “Secondo quanto riferito dagli organi di stampa – aggiungono i parlamentari – il giovane in un primo momento avrebbe addirittura rinunciato alla denuncia alle forze dell’ordine, secondo una prassi che sarebbe ormai consueta nelle campagne siciliane, dove chi è vittima degli abusi della malavita preferisce non rivolgersi allo Stato per la sfiducia che ha nelle istituzioni.
Di fronte ad una situazione del genere, è opportuno che il ministero dell’Interno valuti se la sicurezza e l’ordine pubblico siano garantiti anche nella valle del Simeto, dove il giovane imprenditore aveva contrastato l’abusivismo e l’inquinamento illegale”. “Il Ministero dell’Agricoltura valuti con attenzione – aggiungono i deputati Pd – le conseguenze anche in termini di comunicazione che l’episodio di Paternò può avere, visto che si tratta di un giovane imprenditore che ha deciso di lasciare la città per aprire una attività agricola in campagna ed è stato vittima del sopruso della malavita”.
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02 Luglio 2013, 17:58