Cronaca

Lettera di Messina Denaro alla madre: “Mi dispiace, ti chiedo perdono”

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06 Settembre 2024, 06:00

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“Mi dispiace”, scriveva Matteo Messina Denaro alla madre Lorenza Santangelo, morta all’età di 88 anni, in uno dei tanti appunti appunti trovati dagli investigatori dopo l’arresto del padrino corleonese. Si definiva infelice per “non averti più rivista” e addolorato “che tu non abbia più visto me”.

È una condizione che nessuno gli ha imposto, ma che ha abbracciato scegliendo una vita da mafioso sanguinario.

C’è una data sul foglio: 2019. I toni erano da lettera di addio, scritta forse in un momento particolare della vita del boss trapanese attraversata da riflessioni esistenziali. L’appunto manoscritto mai consegnato alla madre.

Chissà quando è stata l’ultima volta che madre e figlio si sono incontrati. Messina Denaro usava gli aggettivi “atroce” e “terribile” per descrivere “la sofferenza” di “una mamma” che “non può vedere più il proprio figlio”.

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Il capomafia pativa la sofferenza del distacco. Un’offesa, l’ennesima, nei confronti di chi è morto per sua mano o su suo ordine.

Messina Denaro sentiva di potere comprendere lo stato d’animo della madre perché “da padre è successo anche a me”. Non aveva ancora ricucito il rapporto con la figlia che ha lo stesso nome della nonna.

Chiedeva “perdono” all’anziana donna. L’ego smisurato che il padrino ha mostrato anche in altri scritti lo spingeva a scrivere: “Sono stato quello che volevo”, e a salutare la madre con “tutto il mio amore e il mio rispetto”. Lui che ha seminato odio e disprezzo.

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06 Settembre 2024, 06:00

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