MESSINA. Dopo le recenti scarcerazioni di Vincenzo Pino ed Antonio Monforte, nell’ambito dell’inchiesta antimafia denominata “Fiori di pesco”, il gip di Messina Monica Marino ha disposto la revoca della misura cautelare anche per il 29enne Daniele Nicolosi. Il giovane nei giorni scorsi ha lasciato il carcere Bicocca di Catania nel quale si trovava recluso dal novembre dello scorso anno.
Accolta dunque l’istanza presentata dal difensore di fiducia Michele Pansera, che aveva evidenziato come, oltre ad essere intercorso un notevole lasso di tempo tra la data di accertamento dei fatti, il 2013, e quella della richiesta della misura, 2017, il proprio assistito avesse cambiato vita, trasferendosi in Germania.
Proprio quest’ultimo aspetto sarebbe stato quello decisivo per la remissione in libertà. Non sarebbero più sussistenti le esigenze cautelari. Dalla documentazione, prodotta in lingua tedesca, è stato inoltre possibile verificare come i motivi del trasferimento all’estero fossero legati al lavoro.
Daniele Nicolosi, originario di Malvagna, è accusato di aver fatto stabilmente parte del clan Brunetto, affiliato alla famiglia Santapaola – Ercolano, operante nei comuni della Valle dell’Alcantara. Il giovane è anche accusato di associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti e di alcuni episodi di furto.