27 Giugno 2014, 08:40
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PATERNO’ – Un omicidio è stato compiuto nella zona di viale dei Platani, dalla parte opposta della strada rispetto a dove si trova la sede dell”Inps. Ad essere stato ucciso con una serie di colpi di pistola, è stato Salvatore Leanza, 59 anni, che poco prima delle 7 era uscito di casa con la moglie, Barbara Bonanno, 58 anni. La donna si era messa alla guida dell’auto ed è rimasta ferita al torace. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di piazza della Regione.
Per gli investigatori non ci sono dubbi si tratta di un omicidio maturato nell’ambiente della criminalità organizzata, la Dda guidata da Giovanni Salvi ha già aperto un fascicolo. La modalità dell’agguato e il profilo penale della vittima portano le indagini in questa direzione. Salvatore Leanza era stato condannato all’ergastolo per omicidio ed era ritenuto un elemento di spicco del clan Alleruzzo-Assinnata. Leanza era uscito dal carcere da appena un anno: nel marzo del 2013. Da quando era libero era stottoposto all’obbligo della libertà vigilata.
A fornire indicazioni ai carabinieri per ricostruire l’omicidio è stata la moglie che prima di essere ricoverata all’ospedale di Paternò, dove versa in condizioni gravi ma non è in pericolo di vita, è stata brevemente interrogata. La loro vettura, come detto al volante c’era la donna, sarebbe stata affiancata e superata da un’automobile dalla quale sono scesi i killer, più di uno. Tutti erano con il volto coperto ed hanno esploso diversi colpi di pistola mirando al corpo di Salvatore Leanza. Nel mirino dei sicari anche la moglie che è stata raggiunta da quattro proiettili.
Nella tarda mattinata i carabinieri hanno trovato una Fiat Punto bruciata nelle campagne di Paternò. L’auto era stata rubata la notte scorsa a Santa Maria di Licodia. Gli investigatori non escludono che si possa trattare dell’auto utilizzata dai sicari per l’agguato in cui e’ stato ucciso Salvatore Leanza e ferita la moglie.
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27 Giugno 2014, 08:40