Mafia, omicidio Tucci |Ordinanza per chi procurò l’arma

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19 Aprile 2013, 09:28

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CATANIA –  E’ accusato di omicidio Alfio Sanfilippo, 47 anni, già in carcere. Ieri pomeriggio la squadra mobile di Catania gli ha notificato un provvedimento in quanto ritenuto uno degli esecutori del delitto di Salvatore Tucci, ucciso il 6 marzo del 2010.

Si tratta di uno degli agguati svelati dalla maxi operazione Revenge III della Dda di Catania che ha portato in carcere decine di affiliati al Clan Cappello Bonaccorsi, tra cui il boss e killer Sebastiano Lo Giudice, conosciuto come Ianu U Carateddu.

Tucci era stato già arrestato per questo omicidio, ma il tribunale del riesame aveva annullato la misura restrittiva. A dicembre del 2011 il Tribunale ha riconfermato il provvedimento emesso dal Gip che è diventato esecutivo solo ieri. Sanfilippo è accusato anche di detenzione e porto di arma, con l’aggravante di aver agito per favorire il clan mafioso dei Cappello – Bonaccorsi.

La dinamica del delitto. Salvatore Tucci venne attirato in una vera e propria trappola. Con la giustificazione di restituire un’auto rubata venne assassinato da diversi colpi di pistola per la mano assassina di Sebastiano Lo Giudice e di un altro killer, dopo diventato collaboratore di giustizia. Alfio Sanfilippo averebbe procurato l’arma del delitto e avrebbe dato man forte al commando offrendo la sua stalla come luogo per nascondere la moto utilizzata dai due sicari. In quella stessa stalla, Lo Giudice venne catturato insieme a Alfio Sanfilippo e altri soggetti ritenuti componenti del clan Cappello.

 

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19 Aprile 2013, 09:28

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