26 Gennaio 2015, 19:55
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MILANO – Cosa Nostra “ha ancora la capacità di condizionare la politica ai più alti livelli nazionali”: lo ha affermato il magistrato palermitano Antonino Di Matteo, pm nel processo sulla trattativa Stato-mafia, durante un incontro all’Università Statale di Milano. “L’organizzazione ha saputo allacciare rapporti con soggetti politici di altissimo livello come Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi – ha proseguito – e con ex presidenti della Regione Sicilia come Cuffaro e Lombardo”. Di Matteo ha sottolineato, infatti, che “nella sentenza definitiva a carico di Marcello Dell’Utri c’è scritto che è stato promotore e garante di un patto di protezione tra Berlusconi e i capi delle famiglie mafiose palermitane”. Per quanto riguarda i rapporti tra mafia e politica, secondo il pm, “rispetto all’epoca di Falcone e Borsellino la situazione è peggiorata”. “Oggi ci sono sentenze definitive, come quella su Dell’Utri – ha aggiunto – eppure non mi risulta che le persone coinvolte vengano allontanate dalla politica, ma discutono ancora su come riformare la Costituzione”.
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26 Gennaio 2015, 19:55