Mafia, scatta il maxi-sequestro | Ecco i beni finiti sotto i riflettori

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14 Luglio 2011, 07:59

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Beni per un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro sono stati sequestrati dalla direzione investigativa antimafia, all’imprenditore edile Giuseppe Pisciotta, 68 anni di Castellammare del Golfo in provincia di Trapani. Pisciotta secondo gli investigatori avrebbe incrementato la sua attività economica grazie ai contatti con cosa nostra, sfruttando il legame ininterrotto con il suo socio in affari Mariano Saracino, 64 anni, attualmente detenuto per mafia. E tutto ciò ”attraverso l’illecita ingerenza nel settore degli appalti pubblici”. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Trapani, su proposta del direttore della Dia, Alfonso D’Alfonso. Sono state sequestrate alcune società, molti terreni, beni immobili, depositi bancari e veicoli.

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Tra i beni sequestrati dalla Dia, all’imprenditore Giuseppe Pisciotta ci sono 35 appezzamenti di terreni; 12 fabbricati di recente realizzazione; 9 tra autoveicoli e motoveicoli; 6 società di capitali; 11 deposti bancari; 10 polizze assicurative; 5.246 quote di fondi d’investimento. E ancora: il 50% del capitale sociale della Calcestruzzi Castellammare Srl; il capitale sociale delle società Scopello Costruzioni Srl, CO.SI. Srl e Del Ponte Srl, tutte operanti nel settore delle costruzioni edili, con sedi in Castellammare del Golfo e la quota sociale nella La Ferula Srl.

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14 Luglio 2011, 07:59

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