La sorella, i nipoti, la figlia: l'eredità di Matte Messina Denaro

La sorella, i nipoti, la figlia: la doppia eredità di Matteo Messina Denaro

I soldi e il potere mafioso dopo la morte del padrino

PALERMO – Chi ha raccolto l’eredità di Matteo Messina Denaro? Una doppia eredità: c’è quella “morale” del potere mafioso e quella materiale. Nei diari scritti per la figlia Lorenza il padrino faceva continui riferimenti alla famiglia e ai “geni della sua stirpe” a cui ha dato lustro per primo il padre, don Ciccio Messina Denaro.

Le ultime volontà alla nipote

Le sue ultima volontà le ha affidate alla nipote Lorenza Guttaduro a cui rivolge pensieri affettuosi in una delle pagine dei quaderni sequestrati dagli investigatori. Le ha affidato “il fardello di espletare sulla tomba le sue ultime volontà” che riguardano il funerale. Così scriveva il 14 gennaio 2014, quando una malattia lo ha spaventato ben prima del tumore che lo ha ucciso nove anni dopo.

Nel 2013, in punto di morte, Lorenza Guttadauro è stata la persona più vicina allo zio. Oggi non fa più l’avvocato e ha lasciato la Sicilia. Vive a Roma e dopo avere vinto un concorso lavora al ministero dell’Istruzione, all’Ufficio scolastico regionale per il Lazio.

Lorenza Guttadauro è rimasta fino all’ultimo respiro accanto allo zio. Ne aveva assunto la difesa dopo l’arresto e gli faceva spesso visita nel carcere “Le costarelle” a L’Aquila. Quando il capomafia stava già male e aveva di fatto rinunciato alle cure e all’alimentazione, Messina Denaro chiedeva di essere svegliato solo per i colloqui carcerari con la nipote.

Una donna abituata ad avere familiari detenuti. Lorenza è la figlia di Filippo Guttadauro e Rosalia Messina Denaro. Il papà, condannato per mafia, è all’ergastolo bianco (ha finito di scontare la pena ma resta in una casa lavoro), mentre a madre è stata arrestata poco dopo il latitante e poi condannata a 14 anni.

La sorella, il nipote e l’eredità di Messina Denaro

In famiglia ci sono altri due detenuti: il fratello Francesco e la zia Anna Patrizia. Due figure chiave che conti alla mano, fra il 2025 e il 2026, saranno scarcerate una volta scontate pesanti condanne. Liberi lo sono da tempo il marito di Lorenza Guttadauro, Luca Bellomo, e lo zio Salvatore, uno altro dei fratelli di Matteo.

Dalle indagini è sempre emerso con chiarezza che Patrizia e il nipote Francesco hanno avuto un posto di rilievo nelle dinamiche mafiose, ed anche nel cuore del padrino. Sono loro i candidati per garantire la continuità mafiosa della famiglia.

La figlia

Lorenza Guttadauro ha fatto anche da tramite tra la famiglia e il boss di Castelvetrano, ha mantenuto i rapporti con la figlia di Messina Denaro che ha deciso di prendere il cognome del padre solo prima che morisse. Il sangue che le scorre nelle vene, scriveva nei diari, “ti porterà a fare per me cose che hai in odio”.

La ragazza ha avuto un rapporto conflittuale con il padre e la famiglia paterna. A 18 anni aveva interrotto i contatti con la nonna e le zie (ci sono pure Giovanna e Bice, mai coinvolte nelle indagini). Dopo la cattura del boss le cose sono cambiate. Prima le lettere, poi i colloqui in carcere, infine la scelta di diventare una Messina Denaro.

I soldi non sono mai stati un problema per il padrino durante la latitanza. Ne aveva parecchi e da qualche parte dovevano pure arrivargli. Il flusso di denaro si è interrotto con la sua morte?

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