07 Novembre 2013, 16:05
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PALERMO – Due scarcerazioni tra gli arrestati dell’operazione antimafia del febbraio scorso allo Zen. Lasciano il carcere Giuseppe Covello e Giovanni Ferrara.
Per il primo, difeso dall’avvocato Antonio Turrisi, il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza cautelare. All’indagato venivano contestati due episodi di estorsione. Nel primo non erano state individuate le vittime del racket. Nel secondo, a subire la pressione di Covello sarebbero stati quattro tamil che abitano in una casa popolare. Che, però, hanno negato di avere pagato a Covello somme di denaro a titolo estorsivo.
C’è di più, il collaboratore di giustizia Domenico Giordano ha escluso che Covello appartenesse al clan mafioso, a differenza di quanto avevano sostenuto altri due pentiti: Salvatore Giordano e Sebastiano Arnone. Il difensore, infine, ha raccolto la testimonianza di una dozzina di residenti dello Zen, i quali hanno sostenuto che a Covello davano poche decine di euro al mese per occuparsi della pulizia delle palazzine. Da qui la scarcerazione, decisa dopo che anche la Cassazione nel giugno scorso aveva annullato la misura cautelare.
Torna libero pure Giovanni Ferrara ma per insufficienza degli indizi di colpevolezza. Il riesame ha accolto la tesi dei difensori Claudio Gallina Montana e Raffaele Bonsignore.
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07 Novembre 2013, 16:05