“Mafiosi nelle liste Mpa” |Colianni: “Sono sconvolto”

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05 Giugno 2012, 11:33

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Sono 2.900 le intercettazioni audio del manager Antonio Scavone depositate, non trascritte e scartate da finanzieri e carabinieri che hanno indagato sulla gestione dell’Asp3 nell’era autonomista. Intercettazioni che “S” ha svelato nel numero di aprile e che adesso stanno provocando un terremoto in Procura, visto che il pubblico ministero Barbara Tiziana Laudani, che ha chiesto l’archiviazione per Scavone, non si accontenta più del brogliaccio riassuntivo ed ha ordinato la trascrizione di tutti i file audio.

Fra le numerosi intercettazioni, le cimici registrano anche la denuncia del maresciallo della guardia di finanza Federico Pioppo sulla presenza di “elementi del clan Lo Piccolo nelle liste dell’Mpa”. Durante le elezioni comunali di Leonforte, in provincia di Enna, il maresciallo della finanza Federico Pioppo non condivide l’atteggiamento dell’onorevole Paolo Colianni, che avrebbe portato “queste persone, gente che a Leonforte gestisce l’usura, la politica, la prostituzio…”.

Il finanziere entra nei particolari: “Il consigliere provinciale è passato con noi, quelli dei Ds sono passati con noi, e io mi devo trovare insieme a cristiani che sono stati trovati nel pizzino di Lo Piccolo”.
Chiede Scavone: “Chi è Lo Piccolo?”;
Risponde il maresciallo: “Come si chiama il mafioso di Palermo, Lo Piccolo?”;
Scavone: “E chi nni sacciu iu!”;
Pioppo: “U sacciu iu, ma tanto è risaputo, sono stati ritrovati…”;
Scavone: “Ma io non ho idea di chi siano, ma chi, questi di Leonforte?”;
Pioppo: “Si, si, si”;
Scavone: “State attenti a questo Paolo Colianni”.

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Contattato da Livesicilia, l’onorevole Colianni replica alle accuse del finanziere: “Non so di che cosa sta parlando, io sono idiosincratico rispetto alla mafia e ho presentato in parlamento la prima legge antimafia. Se il maresciallo Pioppo ha detto veramente queste cose, cioè che ci sono uomini punto di riferimento dei Lo Piccolo, resto sconvolto”.

Gli uomini di cui parla il maresciallo Pioppo sarebbero stati, secondo Colianni, “vicini a Mirello Crisafulli”, poi transitati nell’Mpa. “Ma non mi sono accorto mai di movimenti sospetti”, insiste ancora il parlamentare regionale della provincia di Enna. “Il finanziere Pioppo – conclude Colianni – dica la verità, cioè che magari non gradiva alcune candidature. Era un uomo di Mirello Crisafulli, non era nostro, questa persona di cui parla Pioppo era insieme alla sua famiglia con Mirello Crisafulli. Lui e il suo gruppo sono poi transitati con L’Mpa”.

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05 Giugno 2012, 11:33

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