23 Novembre 2019, 08:42
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PALERMO – “Il Partito Democratico a Palermo ha iniziato una nuova fase di rilancio che dovrà passare anche da una verifica di maggioranza con Leoluca Orlando. Nel 2022? Abbiamo le carte in regola per esprimere il candidato a sindaco del centrosinistra”. Parola di Giovanni Lo Cascio, presidente della commissione Urbanistica di Palazzo delle Aquile e nuovo capogruppo dei dem in consiglio comunale.
Dopo la scissione dei renziani, il Pd prova a riorganizzarsi sul territorio: è in corso il tesseramento on line, poi sarà la volta dei circoli, dei segretari provinciali e infine di quello regionale. “Un percorso iniziato con le primarie che hanno eletto Nicola Zingaretti – dice Lo Cascio, fedelissimo del capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo, vicino a Teresa Piccione e nuova guida dei dem a Sala delle Lapidi – Il nuovo segretario nazionale ha avuto il merito di dare una scossa al partito che adesso vive una nuova fase, grazie anche al nuovo statuto. Il Pd è una realtà aperta, plurale e che si mette a servizio del Paese: contro i populismi, offriamo l’unica ricetta politica credibile che consiste nel ripartire dai territori mettendo al centro le persone”.
Un rilancio che i democratici, adesso, vorrebbero declinare anche in salsa palermitana dove però la situazione è assai più complessa. Il sindaco Orlando ha la tessera del Pd ma si è sempre dichiarato “indipendente”, la scissione di Italia Viva ha comportato una piccola rivoluzione in consiglio comunale e si guarda già alle prossime elezioni del 2022, mentre si discute ancora di allargamento della giunta. “Le poltrone non ci interessano – dice Lo Cascio – ma dobbiamo tornare a parlare di politica: l’amministrazione non può andare avanti a tentoni, come sta avvenendo sulla mobilità. Serve un progetto condiviso e per questo, insieme al collega Rosario Arcoleo che ringrazio, chiediamo al sindaco un vertice di maggioranza che ristabilisca le giuste priorità, delineando il percorso che ci porterà alle urne”.
Già, perché Orlando è al secondo mandato consecutivo e non si potrà ricandidare e i partiti sono già in fibrillazione per individuare i prossimi nomi da contrapporre alla destra. “Il Partito Democratico è, sia a livello nazionale che locale, un protagonista indiscusso della scena politica e del centrosinistra, non è pensabile un ragionamento che non veda al centro proprio il Pd – conclude Lo Cascio – Al momento circolano tanti nomi, più o meno autorevoli, ma Palermo ha bisogno di una coalizione larga, aperta e inclusiva. I democratici chiedono rispetto: abbiamo al nostro interno tanti dirigenti bravi e capaci e abbiamo il dovere, oltre che il diritto, di esprimere il prossimo candidato sindaco”.
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23 Novembre 2019, 08:42