Magie Barocche ospita |Ensemble Dissonanzen

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29 Ottobre 2017, 16:27

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CATANIA – Dopo lo straordinario successo ottenuto in occasione dell’inaugurazione del 7° Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche con la millenaria Cappella Musicale Pontificia Sistina, il musicologo Antonio Marcellino – fondatore e presidente della rassegna – prosegue il percorso, domenica 29 ottobre, nello splendido scenario di Palazzo Biscari, con il secondo concerto dall’affascinante titolo: Metamorfosi: viaggi musicali dal Barocco al Contemporaneo”.

Protagonista sarà l’Ensemble Dissonanzen, composto da Tommaso Rossi (flauto traverso, flauto in do e in sol, flauto dolce), Francesco Solombrino (violino e viola), Lucia Bova (arpa) e Ciro Longobardi (pianoforte). Presieduto dal 2000 ad oggi dal flautista Tommaso Rossi, Dissonanzen è oggi un felice collettivo artistico che opera nel campo del repertorio contemporaneo, dell’improvvisazione e dell’elettronica, cercando continuamente relazioni, sconfinamenti, cortocircuiti tra le diverse musiche.

La sensibilità artistica e il rigore professionale del M° Rossi sono stati per la compositrice contemporanea Alessandra Bellino il principale stimolo per la sua ispirazione. Il progetto nasce, infatti, dalla proposta di Tommaso Rossi di dar seguito a un filone mitologico destinato al flauto dolce contralto, al fine di indagare le possibilità timbriche e tecniche di questo strumento anche al di fuori del più frequentato contesto barocco, con procedimenti compositivi attuali anche desunti dalla musica elettronica. Nel tempo questa idea si è trasformata in un progetto più ampio, a doppio binario, in cui i flauti antico e moderno sono chiamati a una continua metamorfosi dell’uno nell’altro. 

In programma musiche di Alessandra Bellino, Jacob van Eyck, Claude Debussy, Elisabeth-Claude Jacquet de La Guerre, Sophia Giustina Corri in Dussek, François Couperin. A queste si è voluta aggiungere una raccolta di frammenti musicali in una trascrizione per pianoforte dal titolo Deragliamento del M° acese Francesco Pennisi, morto 17 anni fa, eseguiti sul pianoforte appartenuto all’autore. 

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Il tema del progetto è la metamorfosi, intesa in una doppia accezione: da una parte in senso musicale, laddove vengono proposti due lavori di Alessandra Bellino, ispirati ad altrettanti brani del fiammingo Jacob van Eyck; dall’altra in senso strettamente tematico, perché alcuni dei protagonisti di queste trasformazioni, ovvero i soggetti stessi cui sono ispirate alcune composizioni del programma, provengono proprio dalla mitologia classica e cioè dall’opera del grande maestro latino Ovidio, che raccontò nel suo capolavoro proprio il tema della Metamorfosi. 

Partendo dal forte riferimento alla Francia, s’inseriscono musiche di due compositrici del Settecento che hanno scritto per arpa sola (Elisabeth Jacquet de La Guerre e Sophia Giustina Corri, ulteriore rafforzamento di creatività musicale femminile presente nella serata) e il notissimo brano di François Couperin, Les Barricades Mystérieuses, omaggio tutto maschile alla sensualità di un certo abbigliamento muliebre.

 

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29 Ottobre 2017, 16:27

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