01 Giugno 2011, 12:22
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Il Gup di Catania, Giuliana Sammartino, accogliendo la richiesta della Procura etnea, ha archiviato l’inchiesta su 26 indagati, fra imprenditori, avvocati, investigatori, giornalisti e magistrati palermitani, indagati, a vario titolo, per corruzione a pubblico ufficiale, falso giuramento, intestazione fittizia di beni e concorso esterno in associazione mafiosa. L’udienza è stata celebrata dopo la presentazione di opposizione alla richiesta di archiviazione da parte di denunciati. Per una di loro, l’avvocatessa Giovanni Livreri, il Gip ha disposto l’iscrizione nel registro degli indagati ipotizzando il reato di calunnia.
L’inchiesta era collegata al processo per riciclaggio che si é concluso in primo grado a Palermo e nel quale erano imputati, fra gli altri, Massimo Ciancimino e l’avvocato tributarista palermitano Gianni Lapis, entrambi condannati. Nell’ambito di questo procedimento palermitano, l’avvocatessa Livreri aveva presentato una denuncia contro i magistrati di Palermo, che per competenza era trattata da Caltanissetta, ma che, dopo l’arrivo ai vertici della Procura nissena di Sergio Lari, che è tra gli indagati per rivelazione del segreto istruttorio, è passata a Catania. Tra gli indagati, sempre per rivelazione di segreto istruttorio, c’erano il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, il suo aggiunto Michele Prestipino. Indagati, per lo stesso reato, anche altri due magistrati di Palermo, Roberta Buzzolani e Lia Sava, un sostituto della Dna, Giusto Sciacchitano, e otto giornalisti. La richiesta di archiviazione, sollecitata perché Ciancimino fa affermazioni con deduzioni senza riscontri, era stata firmata alla fine dello scorso febbraio dall’allora procuratore capo Vincenzo D’Agata e dal sostituto Antonino Fanara.
(Fonte ANSA)
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01 Giugno 2011, 12:22