“Magistrato”, “capo dei capi”| Le identità nascoste di Pulvirenti

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25 Giugno 2015, 05:02

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CATANIA- “Magistrato”, “Proprietario della festa”, “Capocantiere”, “capo dei capi”, sono i nomi in codice di Nino Pulvirenti, il signore del Calcio Catania, per i magistrati il “capo” dell’associazione a delinquere che avrebbe lucrato grazie a scommesse clandestine e partite truccate.

Gli inquirenti lo considerano come il regista del sistema svelato dall’inchiesta eseguita dalla Digos e coordinata dai magistrati Alessia Natale, Alessandro Sorrentino e dal numero uno della Procura Giovanni Salvi.

LE ACCUSE- Nelle migliaia di pagine di atti giudiziari, di cui Livesicilia è venuta in possesso, sono delineate le accuse contestate ai 19 indagati, tra i quali Pulvirenti avrebbe un ruolo di primo piano. Il primo reato contestato a Pulvirenti è l’associazione a delinquere, in qualità di “capo”, Daniele Delli Carri e Piero Di Luzio sarebbero “organizzatori”, Giovanni Impellizzeri “finanziatore”, Fernando Arbotti, Pablo Cosentino e Fabrizio Milozzi i “partecipi” “allo scopo di realizzare una serie indeterminata di delitti di frode in competizioni sportive e di truffe diretti ad influire sul risultato e ad alterare, nel campionato di calcio di serie B, il naturale esito delle partite in cui era impegnato il Calcio Catania con la conseguente vittoria di quest’ultima società.

In particolare -aggiungono i magistrati- intervenivano con offerte o promesse di denaro o altra utilità o vantaggio, nei confronti dei calciatori e dei dirigenti, al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione”. Le partite, nelle quali la presunta associazione a delinquere sarebbe intervenuta sono: Catania – Avellino del 29.3.2015 e terminata con il risultato di 1-0; Varese – Catania del 2.4.2015 e terminata con il risultato di 0-3; Catania – Trapani disputatasi in data 11.4.2015 e terminata con il risultato di 4-1; Latina – Catania disputatasi in data 19.4.2015 e terminata con il risultato di 1-2; Catania – Ternana disputatasi in data 24.4.2015 e terminata con il risultato di 2-0; Catania – Livorno disputatasi in data 2.5.2015 e terminata con il risultato di 1-1”.

Siamo nel marzo del 2015, il Catania perde contro la Virtus Entella, sprofonda al terz’ultimo posto in classifica, a 6 punti di distanza dalla salvezza. Scattano le contestazioni. A quel punto, secondo i magistrati, Pulvirenti avrebbe “creato…una struttura capace di alterare dei risultati sportivi sfruttando, al riguardo, sia le conoscenze illegali in ambito calcistico del direttore sportivo Daniele Delli Carri , assunto nel mese di gennaio 2015, che la disponibilità economica e l’esperienza nel campo delle scommesse sportive di Gianluca Impellizzeri, al quale era legato da un duraturo rapporto di amicizia”.

Proprio quest’ultimo si sarebbe occupato, su incarico di Pulvirenti, di reperire le somme di denaro con le quali, il “gruppo criminale -scrivono i magistrati- affrontava le spese necessarie alla realizzazione delle attività illecite”.

Prima di ogni gara Pulvirenti incontra proprio Impellizzeri. In particolare il numero uno del Calcio Catania, avrebbe incaricato per le consegne di denaro Impellizzeri il 31 marzo, Rantuccio il 15 aprile, Delli Carri il 22 aprile, 30 aprile e uno maggio.

Gli inquirenti non hanno alcun dubbio sul suo ruolo. Il 13 aprile, Pulvirenti viene descritto dalla compagine come l’uomo che “vuole farle tutte”. “Le vuol far tutte -dice Delli Carri a Di Luzio- ricordati sempre …siccome si sta a parlà di uno che tu non hai idea quando io te lo raccontavo o quando sei venuto a Modena ti raccontavo di che persona è …lui è una persona che ti dà un estrema fiducia ma ricordati una cosa da dove viene”.

Il 14 aprile è sempre Pulvirenti a “ordinare a Stefano Rantuccio di provvedere alla consegna di denaro ai sodali”. E ancora, tutti i presunti affiliati fanno riferimento a lui, prima di truccare le partite. “Ora vediamo -dice Impellizzeri a Giacomo Pennisi- intanto aspettiamo la risposta”. Parlando in codice, Delli Carri riferiva, utilizzando un linguaggio in codice, ad Arbotti, il 22 aprile, che “sia Cosentino che il Presidente mi danno disponibilità in tutto; attiviamoci per le altre udienze”.

Lo stesso Arbotti lo definisce, il 25 aprile, “proprietario della festa, capo dei capi”, e anche “capocantiere, che doveva dare l’ok”.

I magistrati scrivono che “Pulvirenti dimostrava tutta la sua spregiudicatezza non accontentandosi soltanto della salvezza della sua squadra, ma puntando al raggiungimento dei play off (Delli Carri: …lui c’ha in mente una cosa che non è possibile….non è possibile perchè non capisce che non è possibile ma purtroppo quello è follia che ti porta a pensare così. Di Luzio: di annà su? (n.d.r. essere promossi in ‘Serie A’). Delli Carri: bravissimo…bravissimo…”.

Il presidente avrebbe “speculato sui profitti derivanti dalle scommesse cercando di combinare il 2 a 2 per la partita Brescia-Catania del 9 maggio 2015, le cimici registrano le conversazioni in cui Pulvirenti viene definito “il magistrato”: “Di Luzio: eh! te serve? Delli Carri: eh! mi serve! …si possono prendere due treni uno alle due e uno alle due! da una parte e dall’altra! hai capito! …andata e ritorno i due treni. Di Luzio: eh! cioè fai due e due! Delli Carri: capito? Di Luzio: fai due e due! Delli Carri: una da una parte due e uno dall’altra parte due! Di Luzio: ..ehm! come mai? il Magistrato…Delli Carri: aspetta! Di Luzio: si vuole divertire er Magistrato? Delli Carri: sì!”.

E’ lo stesso “Nino” Pulvirenti a comunicare all’ingegnere Stancanelli, noto imprenditore e suo progettista di fiducia che “vincerà il prossimo campionato di serie B in quanto ha inquadrato come funziona”.

Gli inquirenti ritengono che il presidente avesse manifestato la volontà di “utilizzare tale illecito modus operandi e tale struttura organizzativa criminale di riferimento sin dall’inizio della stagione calcistica successiva, in modo da garantirsi la vittoria del campionato e la promozione in serie A”.

Tra i tanti incontri intercettati, gli inquirenti evidenziano quello del 13 aprile nel bar C&G di piazza Lincoln a Catania (nella foto). Pulvirenti, secondo la ricostruzione dei magistrati, avrebbe incaricato Stefano Rantuccio, responsabile del centro sportivo del Calcio Catania Torre del Grifo Village, “della consegna del denaro”.

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Di Luzio si sarebbe messo d’accordo per Arbotti per fargli avere denaro nel pomeriggio del 15 aprile. Milozzi avrebbe confermato la sua partecipazione al viaggio per il quale sarebbe stato ricmpensato: “Guarda che tocca fa’ pe’ due spicci”.

INTERCETTAZIONE Progressivo n. 2 del 14.4.2015 ore 15.58.49 (all. n. 49) Fernando Arbotti chiama Piero Di Luzio.

P:Oli A: eccomi…(incomp) P: ciao senti A: ciao P: ti confermo che io riparto da lì domani dopo pranzo A: va bene P: domani dopo pranzo A: apposto allora domani dopo pranzo P: quindi in serata e quindi e A: va bene ci sentiamo comunque domani P: mi sollecitano sempre quella cosa prossima

A: tranquillo tranquillo P: va bene A: va bene o.k. P: io ti aggiorno domani A: ok

P: ciao ciao

INTERCETTAZIONE Progressivo n. 1433 del 14.4.15 ore 19.55 (all. n. 51) Pulvirenti chiama Stefano Rantuccio.

Stefano: Pronto Pulvirenti: Stefano allora Stefano: dimmi Pulvirenti: ti ho mandato il numero di telefono Stefano: si Pulvirenti: questo appuntamento di domani ti fa saltare il primo… quindi l’appuntamento è alle quattro al secondo e poi ti mando anche il numero di telefono… Stefano: ma il “pipi” me l’ha mandato il coso… Pulvirenti: va bene va bene perfetto… allora…è alle quattro…

Stefano: quindi è alle quattro quello del “pipi” ? Pulvirenti: si Stefano: va bene Pulvirenti: ti salta questo ti fa saltare il primo va bene? Stefano: va bene… allora io vado lì alle dieci e poi me ne vado ..da quello del pipi alle quattro va bene?

Pulvirenti: va bene ok Stefano: ok Pulvirenti: ciao Stefano: ciao

INTERCETTAZIONE Progressivo n. 6 del 14.4.2015 ore 22.21.02

Piero Di Luzio chiama Delli Carri Daniele.

D: hello hello P: o stai na favola stai che cazzo te ne frega a te stai mangiando i cannoli siciliani che cosa mangi D: no sto guardando la partita P: a le partite guardi tu io non ho tempo per guardare la partita io D: non hai tempo P: no D: è una partita di merda tra l’altro e ho capito dove stai P: a Cosenza D: a sei già arrivato P: si io sono uscito a Cosenza a Cosenza Cosenza non c’è l’Hotel Agip non esiste comunque domani lo chiamo io Stefano gli dico sto all’uscita D: ti sei già sentito con lui? P: no no no io tanto domani mattina D: lui ha il numero io gli ho mandato il numero…già P: io so che domani alle tre si tu mi hai mandato il mio domani quando mi sveglio lo chiamo D: lo chiami P: io sto all’uscita Cosenza c’è l’Hotel proprio all’uscita di Cosenza c’è un bel albergo quattro stelle mi son piazzato qui D: e va bene va bene perfetto perfetto P: quindi lui con me esce proprio da da Cosenza poi è Cosenza verso sud perchè quell’altra Cosenza sta al nord quindi è ancora prima D: ho capito ho capito che ti volevo dire ti volevo dire una cosa aspetta (incomp..) no niente niente P: stando stando invece a quel fenomeno lì che io domani non ci vado lì da lui lui se viene viene da me D: ma secondo me secondo me si secondo me P: no ma io ho guardato ho guardato adesso sono 680 km se vado io da lui e chi se lo incula D:nomascusaoèluichedeveveniredate P: appunto D: capito P: domani gli dico ci vediamo a Roma D: bravo ma se non è a Roma che ne so a Tivoli per andargli incontro P:sisi D: proprio P: per non farlo entrare dentro Roma D:Capito P: no perchè fino adesso sò sempre andato io di là D: e bravo siccome deve venire lui P: no siccome sono arrivato io fino a qua giù quindi chiaramente adesso D: no adesso deve venir lui perchè ha più interesse lui P:sisisi D: capito? P: ma un interesse anche io gli devo far passare questa cosa l’hai visto oggi come è andata? D: e lo so lo so lo so lo so P: ci sono stati un paio di rossi e meno male che i rossi non è andato dove doveva andare D: e lo so lo so lo so P: quindi stiamo apposto anche là D: ho capito ho capito senti P: perchè quello quello quello è un treno che parte alle tre (3) spaccato e ma quello alle ore 15 parte (n.d.r. n. 3 del Latina Matteo BRUSCAGIN e n. 15 del Latina Hernan Paolo DELLAFIORE) D: a a ho capito ho capito ma è l’unico treno che c’è ? P: ma lui mi ha fatto capire fammi vedere fammi (incomp..) ma quello è un treno che parte da lì ma ha già io ho (incomp..) gli sto a massacrare il cervello gli sto a massacrare il cervello D: (ride) P: (ride) hai messo hai messo in mano hai creato un mostro hai creato D: e che non lo so? e tu devi vedè ..tu devi vedere i mostri che stanno qua ..(incomp..) quello stamattina mi ha aspettato per dirmi tutto e poi se ne andato a Milano P: vuole fare a Champions vole fa’ e (ride) D: no no è cauto è cauto quello non interessa sempre le udienze i magistrati come cazzo P:amevabeneamevabenechemeimporta D: a senti ghepardo fammi vedere la partita poi ti chiamo P: quando gli presento la parcella io poi dopo D: a vabè che c’entra quello non è un problema guarda credimi con lui perchè lui è una persona è una persona di parola mi credi P: tu ti voglio dire (incomp..) il mio amico ha bisogno D: ma lo sai…la fo …ricordati sempre la forza la forza per fare una cosa del genere ce l’abbiamo a vicenda tu a me ed io a te solo cosi solo cosi puoi acquisire forza nei suoi confronti perchè mo’ a me mi sta attaccato come un cagnolino Piè capito? P: io so passato per eroe diciamo D: Bravissimo ma se no è un casino Piè tu stai in tensione ma io credimi qua sto (incomp..) P: no io sto in tensione semplicemente perchè quando vado a fare gli accordi meno male che quello lo conosco tu lo sai lo conosciamo D: certo P: ma quando devo farlo con persone che non conosco io sò preciso io sò capace poi di fare un assegno io personale eh D: si si certo certo P: cioè io so fatto cosi io so fatto cosi dico guarda questa mi presenta fattura mi presenta parcella io gli faccio a fattura poi dopo vado in giro a ricercare i soldi ma allora io non voglio arrivà D: ma su questo ma io ho scoperto che lui è Piero lui è di parola su questo io io ormai mi fido capito lui il problema grande ce l ha lì dove stai tu di casa ci ha la paura andava in tensione P: ma tu gli puoi dire che questa cosa di adesso la possiamo fare sempre lui può stare tranquillo D: e ma no questo ora mo’ glielo dico tanto io lo vedo domani lo vedo domani sera io a lui P: mi fa venire una persona mi viene incontro un pezzetto io qua non ho problema D: o è una persona quella che viene ti dico la verità che io conosco di grande fiducia capito P: ma certo persona perbene stiamo tutti contenti siamo tutti contenti D: bravo bravo P : tanto l’importante e (incomp) c’è un lavoro se no che fa se no (incomp..) D: la forza la forza la teniamo adesso Piero P: appunto io ci sto provando per questo motivo mi so stufato di andare a correre in selva d’artino val di Sangro non ce la faccio più D: va bene va bene la Juventus vince Fabio sta perdendo uno a zero P: a Fabio che sta fa sta perdendo uno a zero in casa D: in casa porca troia vaffanculo va P: (incomp..) era importante D: lo sai chi è venuto oggi? sai chi è venuto oggi? Matteo Materazzi P: a bello perchè (incomp..) D: si si doveva fare delle cose per noi dormiva qua stasera P:ma l’hai visto? te l’hai salutato? D:achi P: a Matteo D: certo so stato con lui stamattina P: ..è matto

 

 

 

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25 Giugno 2015, 05:02

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