Magistrato contro avvocato| Condannato il legale

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09 Febbraio 2017, 16:29

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PALERMO – E il magistrato querelò l’avvocato. Stanco del massiccio ricorso del legale alle lettere considerate diffamatorie. La Corte d’appello di Caltanissetta ha dato ragione al pubblico ministero di Palermo Maurizio Agnello, confermando la condanna inflitta dal giudice di pace all’avvocato Giuseppe Favata, 66 anni di Palermo.

Tutto inizia nel 2012 quando Favata presentò un esposto contro l’allora sindaco di Balestrate Salvatore Bonaviri. Lo accusava di avere costruito un immobile abusivo in combutta con l’ufficio tecnico comunale. Dell’inchiesta fu incaricato il pm Agnello che, però, al termine delle indagini e dopo avere commissionato una perizia, chiese l’archiviazione al giudice per le indagini preliminari che condivise in pieno la sua impostazione. Non era stato commesso alcun reato.

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Favata allora iniziò a sostenere che il magistrato, difeso dall’avvocato Massimo Motisi, non aveva fatto il suo dovere. Le indagini erano state volutamente non incisive. Le rimostranze dell’avvocato erano contenute in un atto giudiziario depositato a Caltanissetta e indirizzato al presidente della Repubblica, ai presidente del Consiglio, al Csm e ad altri magistrati. E così Agnello ha ritenuto di dovere tutelare la propria immagine. Risultato: il giudice di pace prima e la Corte d’appello poi hanno condannato Favata per diffamazione a pagare una multa di mille e 500 euro.

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09 Febbraio 2017, 16:29

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