A Racalmuto si svolge |”Mai dire clandestino”

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18 Novembre 2012, 11:13

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RACALMUTO –  “Barcone di clandestini affonda al largo di Lampedusa”. Una notizia così, come tante se ne scrivono e se ne leggono. Ma è una notizia sbagliata. Perché in quel barcone affondato nel mare di Sicilia non ci sono “clandestini”, ma uomini, donne e bambini, ciascuno con una sua storia e una sua posizione rispetto alla legge.

Per discutere di come il linguaggio rischia di liquidare le storie di miglia di persone, il giornale “Malgrado Tutto”, fondato trent’anni fa a Racalmuto, organizza un seminario per giornalisti, blogger, operatori dell’informazione, uffici stampa, professionisti, magistrati, soggetti istituzionali, forze dell’ordine, insegnanti, studenti sul modo di raccontare i grandi fenomeni migratori. Temi che stanno al centro del codice deontologico Carta di Roma, siglato dall’UNHCR assieme a Federazione nazionale della Stampa e Ordine dei Giornalisti.

L’incontro si svolgerà a Racalmuto lunedì 19 novembre, nel Castello Chiaramontano, a partire dalle ore 11.30. Le relazioni introduttive sono di Laura Boldrini, portavoce dell’UNHCR (Alto Patronato dell’Onu per i Rifugiati); di Francesca Ferrandino, prefetto di Agrigento; di Valentina Loiero, presidente Associazione Carta di Roma; di Roberto Natale, presidente della FNSI (Federazione nazionale della Stampa).

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Interverranno i responsabili regionali e provinciali dell’Associazione siciliana della Stampa e dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Previsti gli interventi programmati di Alessandro Anzalone, Riccardo Arena, Daniele Billitteri, Felice Cavallaro, Alberto Cicero, Santino Lo Presti, Giancarlo Macaluso, Gaetano Savatteri, Annasi trova  Maria Sermenghi, Rossana Vircilio, Stelio Zaccaria

Un seminario per confrontare esperienze, diffidenze e difficoltà di chi deve narrare e spiegare i grandi fenomeni epocali che stanno cambiando le certezze dei singoli e di un Paese intero. Un confronto aperto a tutti, perché proprio la Sicilia – e in Sicilia la provincia di Agrigento – è stata e continua ad essere la frontiera più esposta sulla quale si incontrano popoli ed esperienze diverse.

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18 Novembre 2012, 11:13

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