14 Novembre 2012, 17:46
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PALERMO – Con una Giunta ancora ben lontana dalla sua composizione finale, spuntano i primi scricchiolii sul quel fronte di parlamentari che dovranno garantire al neo presidente della Regione, Rosario Crocetta, uno zoccolo duro su cui fondare la propria maggioranza. Nelle ultime ore si sono registrati i distinguo del movimento Territorio di Nello Dipasquale, intenzionato a costituirsi in un gruppo a parte all’interno di Sala d’Ercole, diverso da quel gruppo Crocetta Presidente in cui confluiranno i deputati eletti all’interno della lista che portava il nome dell’ex sindaco di Gela.
Il drappello dei deputati vicini all’ex sindaco di Ragusa conta quattro elementi, di cui tre eletti tra le file della Lista Crocetta (Gianfranco Vullo, Marcello Greco e lo stesso Dipasquale). Il quarto deputato è la giovane docente palermitana Alice Anselmo, figlia dell’ideologo del movimento Aurelio, eletta nel listino bloccato di Crocetta. La soglia minima per la creazione di un gruppo a Palazzo dei Normanni è di cinque componenti, ma Dipasquale sembra intenzionato a chiedere una deroga: “In caso contrario – ha affermato -, confluiremo nel gruppo Misto”.
Decisione che non è piaciuta ad Antonio Malafarina, ex questore e uomo fidato di Crocetta, eletto anche lui nel listino bloccato. Un malessere emerso in un post pubblicato da Malafarina all’interno del gruppo facebook di sostegno a Crocetta. “Da cittadino, e non da onorevole, ci sono cose che non posso condividere – scrive Malafarina -, tra queste la scelta del movimento per il territorio di Nello di Pasquale, eletto nella nostra lista, di operare un distinguo che appare illogico, inopportuno e incomprensibile: quello di non confluire nel gruppo parlamentare di Crocetta presidente e di creare un gruppo autonomo chiedendo una deroga o, se negata, di confluire nel gruppo misto”. Malafarina sostiene di non conoscere le motivazioni che stanno dietro all’annuncio di Dipasquale, ma sembra individuare nell’ex ministro Salvo Andò, uomo forte del movimento, uno dei possibili fautori di questa svolta: gli intendimenti espressi da Dipasquale “rappresentano un vecchio metodo di far politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, con dinosauri, come Andò, che emergono dalle nebbie del passato. Mi auguro che Alice Anselmo, Vullo e Greco ci ripensino confluendo nel gruppo parlamentare di Crocetta presidente, che lo sostengano lealmente condividendo i progetti chiari e precisi del suo programma e che, soprattutto, siano leali con i loro elettori”.
Al telefono con Livesicilia, Malafarina è ancora più esplicito: “Non mi sembra una cosa ben fatta – spiega -. Ognuno prenda le decisioni che vuole, ma quelli di Dipasquale mi sembrano distinguo inopportuni. La reazione di Crocetta? Non la conosco, è in viaggio, tuttavia non credo ci sia da preoccuparsi visto che hanno confermato il loro sostegno al presidente”.
Qualche dubbio su quell’accordo raggiunto in campagna elettorale con Dipasquale, tuttavia, emerge: “Non voglio entrare nel merito di quell’intesa, ma mi chiedo – ripete – che motivo ci sia di fare adesso questa distinzione. Andò? Da dieci anni non sentivo più parlare di lui in politica e non sapevo che fosse presente nel movimento di Dipasquale”. L’atmosfera in vista dell’insedimaneto all’Ars, quindi, non è del tutto serena: “Dipasquale avrebbe potuto risparmiarsi questa operazione. Non so a chi serva tutto questo, quando ancora dobbiamo insediarci a Sala d’Ercole, ma sono cosciente del fatto che doveva essere evitata”.
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14 Novembre 2012, 17:46