30 Novembre 2021, 16:13
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Nuova udienza, questa mattina, del processo per la morte di Loredana Guida, la giornalista ed insegnante di 44 anni deceduta il 28 gennaio 2020 presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Il Gup ha ammesso l’associazione Codici come parte civile in una vicenda per la quale il Pubblico Ministero ha chiesto il rinvio a giudizio di due persone e si attende ora la decisione del Gip Zammuto. Secondo l’accusa, in sostanza, un caso di malaria sarebbe stato trattato come un’influenza stagionale.
“Una storia dolorosa – afferma l’avvocato Giovanni Crimi, legale dell’associazione Codici – e non solo perché si piange la scomparsa di una giovane donna. Si tratta, infatti, di una vicenda che presenta diversi lati oscuri su cui è doveroso fare chiarezza e questo è il motivo del nostro intervento. Come associazione ci occupiamo da anni di casi di malasanità. Appresa la notizia abbiamo subito presentato un esposto, perché quanto accaduto pone degli interrogativi seri. La paziente era rientrata ad Agrigento da un viaggio in Nigeria, aveva la febbre alta ed aveva quindi deciso di recarsi al Pronto Soccorso. Nonostante avesse fatto presente al personale sanitario che era stata in Africa, è stata trattata come un codice verde. Firmate le dimissioni, la donna si è aggravata nei giorni successivi, fino ad essere ricoverata priva di conoscienza in ospedale, dove poi ha perso la vita. Siamo pronti a fare la nostra parte in aula, perché riteniamo doveroso fare piena luce su quanto accaduto, appurare come è stata curata la 44enne, se è stato fatto tutto il possibile per individuare le cause della febbre alta”.
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30 Novembre 2021, 16:13