24 Novembre 2024, 10:23
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CATANIA – Un uomo di 44 anni di Aci Catena è stato messo agli arresti domiciliari per atti persecutori nei confronti della moglie e dei due figli. La misura, si legge in un comunicato del Comando provinciale dei Carabinieri di Catania, è stata chiesta dalla Procura di Catania ed eseguita dai Carabinieri di Aci Castello.
L’indagine parte dalla denuncia di una donna di 41 anni separata dall’ex marito da circa sei anni. La donna ha denunciato di aver subito comportamenti persecutori e vessatori durante i quali l’uomo avrebbe perseguitato e intimidito la 41enne e i loro due figli, di 9 e 17 anni.
L’uomo, non accettando la separazione avrebbe focalizzato le sue attenzioni sul figlio maggiore, persona con disabilità, che avrebbe risentito psicologicamente delle pressioni subite. L’uomo avrebbe preteso da parte della donna di essere costantemente informato su tutte le loro attività, gli spostamenti e le frequentazioni.
La donna tra le altre cose ha riferito un episodio che si sarebbe verificato in occasione di un viaggio a Napoli fatto da lei con i due figli. L’uomo non era stato informato del viaggio e avrebbe iniziato a effettuare videochiamate al figlio maggiore. Il figlio all’inizio è stato restio a rispondere ma poi ha ceduto, rivelando la destinazione del viaggio.
L’uomo a questo punto si è infuriato, imponendo al figlio di rimanere in costante contatto con lui e di mostrargli dove fossero e con chi si trovassero. Queste richieste sarebbero state accompagnate da offese rivolte sia alla madre che al giovane.
Il comportamento ossessivo dell’uomo avrebbe causato nel ragazzo un profondo disagio psicologico, tanto da spingerlo a bloccare il contatto telefonico del padre. Il quale però avrebbe continuato a cercarlo tramite altre applicazioni, mantenendo sempre un tono aggressivo e minaccioso.
Nella sua denuncia ai Carabinieri la donna ha riferito un altro episodio particolarmente significativo. Nel mese di luglio l’uomo, mentre si trovava in compagnia del figlio maggiore, l’avrebbe minacciata dicendole che non le avrebbe restituito il ragazzo se lei non gli avesse consegnato la carta ricaricabile sulla quale veniva accreditato l’assegno unico per i figli.
La donna, temendo gravi ripercussioni emotive sul figlio, si sarebbe trovata costretta a cedere alla richiesta.
I riscontri forniti dai Carabinieri avrebbero confermato la veridicità dei fatti denunciati. Di conseguenza, il GIP ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari lo scorso 31 ottobre.
L’uomo, già condannato nel dicembre 2022 per maltrattamenti in famiglia ai danni della stessa ex moglie, avrebbe continuato a violare il divieto di avvicinamento. Inoltre, in un altro episodio, avrebbe causato lesioni personali alla vittima e al suocero.
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24 Novembre 2024, 10:23