16 Maggio 2013, 18:34
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PALERMO – Si è conclusa l’udienza di convalida del fermo di Asha Krisanthi Perer Amarasinghe, la donna di 37 anni dello Sri Lanka accusata di aver tentato di uccidere la figlia di due, gettandola dal balcone, per poi lanciarsi a propria volta nel vuoto, in via Marinuzzi a Palermo. L’udienza si è svolta innanzi al gip Lorenzo Matassa presso l’Ospedale Civico dove la donna è ricoverata a causa delle lesioni subite per la caduta dal terzo piano. Asha Krisanthi Perer Amarasinghe è difesa dagli avvocati Tiziana Mango del Foro di Palermo e da Stefania de Bellis del Foro di Roma. “Il fermo della donna – sostengono i legali – è stato convalidato, ma il giudice si è riservato di decidere sulla richiesta di misura cautelare in carcere avanzata dal pm Pierangelo Padova. La nostra assistita si è dichiarata innocente e al momento sono in corso ulteriori accertamenti su come si sono svolti realmente i fatti che dovranno tenere conto dell’ambiente e delle condizioni in cui la donna viveva. Attendiamo fiduciosi la decisone del giudice. Asha non ricorda l’accaduto; è una madre disperata – concludono le avvocatesse – e chiede di vedere sua figlia continuamente”. La bambina, si legge in una nota dei legali, è fuori pericolo. Krisanthi Perer Amarasinghe è, ancora, in osservazione presso il nosocomio. Il bollettino medico riporta la frattura della clavicola e il monitoraggio dei valori.
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16 Maggio 2013, 18:34