12 Dicembre 2020, 15:41
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Se volessimo utilizzare una metafora per spiegare il significato dell’iniziativa “Mamme Tutor”, l’immagine di un ponte calzerebbe a pennello, un elemento inventato con lo scopo di congiungere ciò che, altrimenti, rimarrebbe lontano e contrapposto. Sarà questo il compito delle nove donne: connettere e promuovere un’attività di interscambio tra la comunità e la rete dei servizi territoriali. Le loro orecchie ascolteranno i bisogni degli abitanti del quartiere Albergheria.
Sono donne tra i trenta e i cinquant’anni. Mamme di bambini tra i cinque e i quattordici anni e opereranno nel loro quartiere, mettendo a disposizione delle famiglie tempo e conoscenze. Saranno formate, in seguito avranno dei contratti a gettoni. Si accosteranno con informalità alle persone in difficoltà per diventare un punto di riferimento, raccoglieranno le necessità del territorio per poi indirizzarle verso i servizi per bambini e famiglie. Offriranno un supporto “alla pari”, capace di creare una funzione di collegamento indispensabile a garantire il pieno accesso ai diritti da parte di tutte e tutti. Insomma delle facilitatrici nella costruzione d’inclusione e integrazione. “La considero un’iniziativa preziosa – dice Lara Salamone, presidente di Handala e formatrice- le donne in certi contesti culturali non riescono a esprimere le loro competenze, adesso avranno modo di farlo e sviluppare un ruolo. Donne che spesso si dedicano solo alla famiglia, invece possono trovare uno spazio che le gratifica”.
Possiamo definirle delle madri di quartiere, una figura trasversale capace di costruire una relazione d’aiuto basata sulla fiducia. Dai primi di dicembre le donne che hanno deciso di aderire a ‘Mamme Tutor’, iniziativa che s’inserisce all’interno del progetto ‘C.A.S.A. a Ballarò’, hanno intrapreso un percorso di formazione con le associazione Handala e SEND. Un cammino fatto di tre incontri iniziali ma che durante l’anno vedrà degli appuntamenti continui. “Le mamme hanno iniziato a comprendere il loro ruolo – spiega Lara – e a fare parte di un gruppo, una rete capace di ottenere e offrire supporto”.
Questo tipo d’iniziativa nasce a Berlino e nell’anno 2012 è stata esportata a Torino. Oggi approda a Palermo. ‘Mamme Tutor’ si propone di valorizzare le donne appartenenti al quartiere Albergheria, trasformando la loro resilienza in professionalità, di contrastare la cronicizzazione del disagio, intercettando le fasce più deboli e vulnerabili della società.
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12 Dicembre 2020, 15:41