Sanità, la selezione dei manager |incrocia il “caso Humanitas”

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10 Novembre 2013, 06:15

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PALERMO – Non ci sono soltanto i 70 tra professionisti, medici e manager che aspirano a diventare i nuovi “padroni” delle aziende ospedaliere siciliane. Un altro elenco – con un centinaio di nomi – è composto da quelli già ammessi di diritto alla selezione finale. Sono quei candidati che, in base al curriculum, non hanno avuto bisogno di ulteriori prove sul campo. E sono quelli che in questo scorcio di novembre andranno a colloquio con i funzionari dell’assessorato alla Salute. Tra i 70 ammessi e il centinaio di idonei d’ufficio, la Commissione dovrà stilare la short list finale con 50 nomi dai quali il governo potrà poi sceglierei i 17 nuovi manager della sanità siciliana. Potrà, perché Crocetta e i suoi assessori, prima fra tutti Lucia Borsellino, potrebbe pure accantonare la lista dei 50 “cervelloni” e scegliere uno qualsiasi dei circa 600 idonei che fanno parte dell’albo degli aspiranti manager.

Ma chi c’é nell’elenco degli oltre cento candidati ai quali il curriculum ha sorriso? Alcuni, lo scorso week-end, hanno già fatto i colloqui con i commissari. Tra questi molti volti noti della Sanità siciliana come l’ex manager del Policlinico di Palermo Mario La Rocca, Renato Li Donni, Francesco Licata di Baucina, Antonino Nascè o ancora l’attuale dirigente dell’assessorato Salvatore Requirez.

Domani, toccherà tra gli altri, a Giuseppe Pecoraro e all’europarlamentare Salvatore Iacolino. Ma è il calendario dei colloqui stilato per il 18 novembre che attira la curiosità: quel giorno, infatti, a piazza Ottavio Ziino, si presenterà al colloquio, oltre all’attuale commissario di Palermo Antonino Candela, anche il dirigente Ignazio Tozzo, uno dei protagonisti del caso Humanitas. E’ stato, infatti, Tozzo, insieme all’altro dirigente Salvatore Sammartano, a firmare al fianco dell’assessore Borsellino, sia la famosa delibera del 2 luglio che autorizzava l’ampliamento dei posti letto per la nuova e costruenda clinica di Misterbianco, sia il contratto del 5 settembre e il successivo decreto attuativo del 12 settembre. Le carte, cioè, che hanno fatto scoppiare lo scandalo Humanitas, le carte che hanno portato la Borsellino ad un passo dalle dimissioni. Tozzo sembra adesso essere uno dei dirigenti più in bilico in assessorato: peserebbe la vicinanza a Lino Leanza e, di rimando, al gruppo di parlamentari di Articolo 4 che fanno riferimento anche a Luca Sammartino, il parlamentare nipote della famiglia Sciacca, ai vertici della clinica Humanitas.

Ma il 18 novembre, tra gli aspiranti manager che saranno a colloquio in assessorato, c’è anche uno Sciacca Giuseppe, omonimo dell’amministratore delegato della Humanitas. Possibile che si tratti della stessa persona? Livesicilia ha fatto le verifiche del caso e ha scoperto che lo Sciacca che si presenterà tra una settimana in assessorato è nato il 18 febbraio del 1968. La stessa data di nascita dell’amministratore delegato di Humanitas. Il nostro Antonio Condorelli ha voluto allora la conferma dalla clinica catanese, ma l’ufficio stampa di Humanitas non ha voluto né confermare, né commentare.

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Perché questa cortina di silenzio attorno a questa vicenda? Sciacca, 45 anni, dottore commercialista, da anni alla guida della clinica di via Dabormida, avrebbe tutti i titoli per poter partecipare alla selezione. Certo, gli ultimi eventi lo mettono (e mettono l’assessorato) in una situazione alquanto imbarazzante. La querelle sul contratto firmato e ora revocato da Crocetta potrebbe spianare la strada di un contenzioso che Humanitas potrebbe avviare nei confronti della Regione e dell’assessorato retto dalla Borsellino. Ma Sciacca che interesse avrebbe in questo momento a percorrere la strada giudiziaria quando, tra qualche settimana, potrebbe diventare uno dei 17 manager della sanita’ siciliana? Un incarico quinquennale da 250 mila euro l’anno ma soprattutto uno dei bracci operativi dell’assessorato diretto dalla Borsellino.

Un conflitto d’interessi che non sarebbe saltato all’occhio se non fosse scoppiato il caso. Tanto piu’ che anche la sorella di Giuseppe Sciacca, Annunziata Rita Agnese, fa parte dell’elenco dei 600 idonei a manager delle Asp siciliane. Lei, oltre ad essere la sorella di Giuseppe e madre del deputato Luca Sammartino, e’ la direttrice sanitaria di Humanitas. Il 13 settembre scorso – “in possesso del requisito di adeguatezza” per concorrere alla carica di manager – si sarebbe dovuta presentare al Cefpas di Caltanissetta per sostenere il colloquio necessario per andare avanti nella selezione. Da quel giorno, pero’ – il giorno prima Regione e la Humanitas firmavano il decreto attuativo per incrementare i posti letto della clinica e assegnare un’extra budget annuale di ulteriori 10 milioni di euro rispetto ai 20 gia’ assegnati – della Sciacca Annunziata, negli elenchi degli aspitanti manager, si sono perse le tracce. Fonti dell’assessorato ci fanno sapere che avrebbe rinunciato alla selezione (ma nell’elenco dei 600 idonei c’è rimasta). In corsa sarebbe rimasto il fratello. Che il 18 si troverà di fronte la Borsellino. Che dopo tanto trambusto difficilmente non lo riconoscerà.

 

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10 Novembre 2013, 06:15

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