Manca e il mistero del suicidio|La madre: “Strane sostanze in casa”

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13 Giugno 2011, 16:04

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La madre dell’urologo Attilio Manca, trovato morto nella propria casa, a Viterbo, il 12 febbraio 2004, attraverso una nota apparsa sul sito www.attiliomanca.it, racconta che la sua casa é stata invasa da sostanze irritanti per le vie respiratorie, al punto che sia lei che il marito sono finiti più volte al pronto soccorso per gravi problemi respiratori. Secondo il racconto della signora Angela, polizia e carabinieri, dopo avere verificato la situazione, avrebbero consigliato ai coniugi Manca di abbandonare la casa, che si trova a Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese. “Abbiamo continuato a resistere, perché questa è la casa dove sono cresciuti i nostri figli, dove abbiamo trascorso gli anni sereni della nostra vita, dove la mafia ci ha consegnato Attilio in una bara, dove ci sono i ricordi di una vita”. I familiari dell’urologo trovato morto a Viterbo, da anni si battono contro l’archiviazione dell’indagine sul decesso del figlio. All’apparenza si trattò di suicidio, ma i genitori hanno raccolto elementi che, a loro avviso, riconducono a responsabilità della mafia palermitana, in quanto il figlio avrebbe curato l’allora boss latitante Bernardo Provenzano.

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13 Giugno 2011, 16:04

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