08 Luglio 2014, 12:14
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CATANIA – “Una decisione che svilisce la dignità professionale degli avvocati”. Legali sul piede di guerra contro la decisione dello scorso 30 giugno da parte del Presidente del Tribunale etneo di limitare gli accessi nelle cancellerie penali nei giorni feriali. Una protesta che monta insieme al disagio. Oggi, ad esempio, negli uffici della Sezione penale di via Gabriele D’Annunzio, è stato impossibile portare avanti il lavoro, nonostante la presenza di numerosi imputati e dei rispettivi avvocati in attesa dell’udienza. A mancare è infatti proprio il cancelliere.
Non era campata in aria, dunque, la lettera di protesta inviata dalla Camera Penale di Catania “Serafino Famà” etnea che aveva lanciato l’allarme sulle conseguenze della riduzione dei cancellieri nei confronti della cittadinanza ma anche di tutti quei professionisti “espressione del diritto alla difesa costituzionalmente garantito”. “Si tratta di disposizione funzionale all’entrata in vigore del processo telematico- scrivono gli avvocati – e, come tale, non inerente le cancellerie penali. Inoltre – aggiungono – non possono essere ignorate le peculiarità del processo penale rispetto ai procedimenti incardinati innanzi alle sezioni civili del Tribunale di Catania, non solo in considerazione degli interessi coinvolti, ma anche della strategia di difesa che, di volta in volta, l’avvocato è chiamato a mettere in atto”. Infine, continuano, “l’avvocato munito di mandato difensivo nel processo penale (di fiducia o di ufficio) non può essere considerato alla stregua del cittadino che si rivolge alle cancellerie e segreterie del Tribunale per fruire dei servizi offerti al pubblico”.
Esasperati, alcuni avvocati del foro catanese, proprio stamani, hanno impugnato la penna e hanno scritto un esposto indirizzato al presidente del Tribunale e alla Procura della Repubblica, per rappresentare, nero su bianco, i disagi conseguenti all’applicazione di quanto contenuto nel DL 90 del 2014 sulla razionalizzazione degli uffici di cancelleria e sulle notificazioni per via telematica. Di cui Camera Penale di Catania “Serafino Famà” continua a chiedere l’annullamento “In attesa della individuazione di una soluzione condivisa tra tutti i soggetti della giurisdizione interessati”.
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08 Luglio 2014, 12:14