Beni sequestrati, proroga per Virga | E Cappellano Seminara non lascia

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23 Settembre 2015, 06:15

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PALERMO – Da oggi Walter Virga è amministratore in “prorogatio” dei beni sequestrati agli imprenditori Rappa e dei negozi Bagagli. Si era dimesso il 15 settembre scorso quando scoprì di essere finito sotto inchiesta per la gestione della Nuova Sport Car, annunciando, però, che sarebbe rimasto alla guida della concessionaria di automobili e delle altre società del gruppo fino al 22 settembre. C’era da chiudere il bilancio per consegnarlo al nuovo amministratore giudiziario. Che, però, non è stato ancora nominato. Nel frattempo Gaetano Cappellano Seninara, il principe degli amministratori giudiziari, sotto inchiesta come l’ex presidente Silvana Saguto, non ha alcuna intenzione di rinunciare ai mandati ricevuti dal Tribunale. L’avvocato, dunque, rilancia nella convinzione che “non ci sono i motivi – spiega il suo legale, Sergio Monaco – per lasciare procedimenti delicati e difficili in corso”. Tanto a Palermo quanto nei Tribunali di Agrigento, Caltanissetta e Trapani nei quali si è avvalso delle consulenze dell’ingegnere Lorenzo Caramma, marito della Saguto.

Compito arduo quello del neo presidente della Sezione misure di prevenzione Mario Fontana, d’intesa con il presidente del Tribunale Salvatore Di Vitale, sia per gli eventuali provvedimenti di revoca forzata dei vecchi incarichi che non dovessero convincere, sia per la scelta dei nuovi amministratori. Le nomine devono rispondere a criteri di efficienza e trasparenza. Ci vuole qualcuno, insomma, che sia preparato e soprattutto al di sopra di ogni sospetto di favoritismi. Il primo “banco di prova” è la scelta del successore di Virga. Fontana e i nuovi magistrati chiamati in sezione – Vincenzo Liotta, Luigi Petrucci e Stefania Brambille – non lo hanno ancora individuato. Il lavoro nella stanza del presidente è frenetico.

Nel frattempo Walter Virga – indagato dalla procura di Caltanissetta per peculato, falso e concussione – resta alla guida, anche se solo per gli atti ordinari, di due delle più consistenti amministrazioni giudiziarie, quella dell’impero Rappa che vale 800 milioni di euro e quella dei negozi Bagagli sequestrati perché aperti, secondo l’accusa, con i soldi dei boss del mandamento di Porta Nuova.

Passano i giorni e si ingrossa la lista degli aspiranti amministratori giudiziari. Decine di e mail di avvocati e commercialisti sono giunte all’indirizzo e mail aperto dalla sezione. Sezione azzerata, visto che anche Fabio Licata non ne fa più parte. Anche lui, probabilmente, andrà alla sezione del giudice per le indagini preliminari dove è stato trasferito Lorenzo Chiaramonte. Al suo posto arriva un altro Gip, Giovanni Francolini.

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23 Settembre 2015, 06:15

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