20 Giugno 2011, 14:09
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La decisione delle dimissioni del Cda sarebbe nata da una sua dichiarazione alla stampa, con la quale chiedeva la “discontinuità aziendale” per rilanciare Sicilia e-Servizi. Ma Fabio Mancuso, deputato del Pdl, precisa: “Non capisco a quale dichiarazione si riferisca Spampinato. È stato espresso – ha detto – un parere in Commissione bilancio. Ed è agli atti”.
Al di là della causa, che effetto avrà questa decisione del Cda dell’azienda?
“Sicuramente positivo. Il Cda si è reso conto che era il momento di farsi da parte, per consentire un rilancio della società”.
Cosa imputa agli ormai ex vertici aziendali?
“Beh, hanno navigato a vista. Ignorando alcuni passi fondamentali”.
Ad esempio?
“Prenda il caso del popolamento. Avevano deciso di fare 250 assunzioni, mentre il capitolato diceva tutt’altro”.
Cioè?
“I privati avevano il compito di trasferire il know how per favorire il passaggio dell’azienda nelle mani della Regione”.
E cosa è avvenuto invece?
“È avvenuto che si è pensato di assumere nuova gente, prima di verificare quanti di quelli già in organico erano stati formati e cosa erano in grado di fare”.
E adesso? Che succede?
“Adesso la Regione deve dire cosa vuole fare con l’azienda. Se intende proseguire tenendo la quota del 51% o se invece vuole che tutta la società diventi pubblica”.
Perché questa attenzione su Sicilia e Servizi?
“Si tratta di una società che ha commesso errori strategici a volte enormi. Ad esempio, il socio privato ha richiesto il pagamento alla Regione di 60 milioni di euro per informatizzazioni che nessuno aveva chiesto. Le gestione economica è stata un po’… discutibile”.
Si spieghi meglio.
“Solo un dato. A quanto ci risulta, il prossimo bilancio chiuderà in passivo. Come fa un’azienda del genere, unica fornitrice di servizi informatici per la Regione, a chiudere in passivo?”
Lombardo ha presenziato alla riunione della Commissione bilancio nella quale avete chiesto “la testa” del cda. Cosa vi ha detto?
“Lombardo non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione. Ha capito che non parlavamo per partito preso, ma che tutto ciò che dicevamo era supportato da atti amministrativi”.
Insomma, vi ha dato ragione?
“Direi che per una volta si è comportato da buon amministratore”.
In cambio? Sarete più morbidi nella commissione d’inchiesta che si insedia domani?
“Non si tratta di essere morbidi o meno. Se c’è un piano industriale che vale, bene. Se si pensa di affidare l’azienda al primo che passa, allora non ci stiamo”.
Qualcuno ha scritto che lei sponsorizza Dario Colombo…
“E lei lo scriva che è una bufala. Una notizia senza fondamento. Buona solo per inquinare il processo di rilancio di Sicilia e Servizi”.
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20 Giugno 2011, 14:09