17 Febbraio 2014, 17:02
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RAGUSA- La Squadra Mobile di Ragusa, Sezione Antirapine, ha arrestato Salvatore Cavallaro, 22 anni di Catania, poiché ritenuto responsabile di ben otto rapine commesse nelle province di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina per un totale di quasi 100 mila euro. All’inizio è stato difficile giungere all’identikit del rapinatore – mai fotosegnalato – che infatti agiva a volto scoperto, ma che era riconoscibile per un particolare. Cavallaro, al termine di ogni colpo, mandava baci alle dipendenti delle filiali. Ecco perché l’operazione è stata denominata ‘Smack’.
Il modus operandi non cambiava mai, secondo le accuse. Cavallaro agiva sempre in pochi minuti; fatto ingresso in banca, si avvicinava alle casse e con un balzo saltava oltre il bancone ed estraeva il taglierino, per farsi consegnare il malloppo. Gli inquirenti, visionando le immagini dei video a circuito chiuso, si rendevano conto dell’imponenza dell’uomo, alto quasi due metri. “Considerata l’altezza e che soggetti del genere possono chiedere l’esenzione dal ticket sanitario per gigantismo – si legge nel comunicato – si effettuava una certosina indagine anche su tutti i richiedenti l’esenzione presso l’ASP di Catania, ma anche questo tentativo andava in fumo.
Gli investigatori della Squadra Mobile ragusana riuscivano dalle analisi dei fotogrammi inseriti nel sistema della banca dati dei detenuti a scorgere una somiglianza con un soggetto arrestato in una brillante e rischiosa operazione del commissariato di Polizia a Palma di Montechiaro (AG), durante una rapina ai danni di un Istituto di Credito. Estrapolata la fotografia, gli operatori di Polizia della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ragusa, si recavano presso tutte le filiali rapinate. Attraverso un attento riconoscimento fotografico effettuato dai dipendenti e clienti presenti al momento delle rapine, si suffragavano gli elementi raccolti mediante la comparazione delle immagini degli impianti di videsorveglianza e delle foto presenti in banca dati. In data 14 febbraio, per San Valentino, il rapinatore gentiluomo è stato catturato presso la sua abitazione di Camporotondo Etneo dagli uomini della Squadra Mobile di Ragusa e Catania.
Il giovane rapinatore seriale è stato sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici presso la Polizia Scientifica e successivamente condotto al carcere di piazza Lanza di Catania. Anche in questo caso, a richiesta degli agenti del perché mandasse baci alle donne presenti, lo stesso ha dichiarato che lo faceva per “gioco” e considerata la richiesta degli investigatori mentre l’auto di servizio lo conduceva al carcere omaggiava anche gli uomini di questa particolare “attenzione””.
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17 Febbraio 2014, 17:02