Quasi un esorcismo a casa del Diavolo

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20 Aprile 2011, 20:49

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Quasi un esorcismo. Quasi una magia dello stregone Rossi. Il Palermo subisce il gol a freddo, ma reagisce alla grande. Ne fa due alla granitica difesa rossonera, subisce il ritorno del Diavolo incavolatissimo e per poco non segna ancora. Una ridda di emozioni a San Siro, per la semifinale di Coppa Italia. Il due a due finale è un buon viatico per il ritorno nella bolgia del “Barbera”. Peccato, però.
Rossi lascia Miccoli in panchina e lancia il trio He-Pa-Pi (Hernandez, Pastore, Pinilla). L’inizio è agghiacciante. Cassani buca un traversone, Ibra ne approfitta e batte Sirigu. Uno a zero. Sembra il preludio di una goleada. I rosanero ragionano. Si rialzano. Forniscono una prova di maturità che altroce è mancata. Pinilla alza un delizioso pallonetto per Pastore che buca Amelia. Uno a uno. Si ricomincia. E si ricomincia in una gara tiepida, attraversata da brividi folli. Pastore tenta dal limite, Amelia ci mette le unghia. Riposo.

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All’inizio della ripresa Rossi si copre. Dentro Ilicic al posto di Pinilla. Pensi che sarebbe stato meglio far rifiatare un abulico Hernandez. Un attimo dopo Abel va in gol. Assist filtrante, sparo dritto all’incrocio in diagonale. Il portiere rossonero può solo guardare. E inginocchiarsi. E’ qui che il Palermo smarrisce il filo dell’impresa. E’ timido in contropiede. Sirigu (ottimo nel primo tempo su Ibra, bravo nel secondo su Antonini) disbriga l’ordinaria amministrazione. Gli avanti rosanero non approfittano dell’abulia del Diavolo, non affondano al cospetto di un Pirlo lento e sfiancato, re di un centrocampo sguarnito. E arriva la solita amnesia difensiva. Tutti addosso Ibra che tenta di aprirsi un varco. Dal nulla sbuca il Carneade Emanuelson, appena entrato, e segna in diagonale. Pastore ha la palla del tris a un passo da Amelia che fa il miracolo. Due a due. Sì, peccato davvero. Però va bene così.

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20 Aprile 2011, 20:49

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