26 Ottobre 2011, 17:56
2 min di lettura
Devis Mangia è sereno, le voci che girano dopo la sconfitta di Roma non lo preoccupano, anzi probabilmente lo caricano. Alla vigilia del match contro il Lecce, il tecnico oggi si è seduto in sala stampa, e con un sorrisino da smorza tensione, ha risposto in maniera esaustiva a tutte le domande. “La squadra è serena. Dopo la gara di Milano eravamo giù di corda, in questi giorni i ragazzi, invece, sono stati sereni, consapevoli della buona prestazione offerta contro la Roma. Nei primi dieci minuti contro i giallorossi abbiamo avuto qualche problemino, poi siamo riusciti a fare bene, però purtroppo abbiamo dovuto incassare una nuova sconfitta. Gli sloveni in campo? Ho sempre avuto la volontà di valorizzare tutto l’organico a disposizione. Voglio stimolare tutti affinché diano quello che è nelle loro corde. Non mi accontento di una parte del potenziale, voglio che tutti siano messi nelle condizioni di dare il massimo. In questi giorni ho avuto segnali positivi da parte loro. Non so se giocheranno domani, ma la strada intrapresa è quella giusta. Devo tuttavia ancora valutare e decidere”.
Mangia affronta anche il capitolo Miccoli, legato alla sua Lecce: “Cercherò di parlare con lui per valutare sia questo aspetto ed anche per capire come si sente dal punto di vista fisico. Modulo? Noi conosciamo un sistema (4-4-2) che abbiamo imparato a conoscere fin dall’inizio e uno (4-3-1-2) che ci ha dato buone risposte contro la Roma. Io devo sfruttare le caratteristiche dei giocatori, senza fare confusione. Ogni 5 minuti non posso cambiare. Il 4-3-1-2 ha dato delle risposte, perché comunque i giocatori scesi in campo all’Olimpico già conoscevano questo sistema. Possiamo sfruttarlo, sempre in funzione delle condizioni dei giocatori”.
Mangia parla anche del trend casalingo: “Le vittorie le abbiamo ottenute grazie all’atteggiamento messo in campo. Contro la Roma il modulo un po’ ha inciso, ma l’atteggiamento è stato decisamente diverso rispetto alla partita di Milano. Col 4-3-1-2 alcuni giocatori saranno felici, altri meno. Se sono felice di tornare a giocare in casa? Può essere che ci si sentiamo un po’ più a nostro agio a giocare in casa. In campo, però, si va sempre in 11. Anche in casa conta soprattutto l’atteggiamento. Lecce domani sera? E’ una squadra che ha fatto più punti in trasferta. Avrà l’atteggiamento di una squadra che vorrà andare in campo per portare a casa punti”.
Pubblicato il
26 Ottobre 2011, 17:56