10 Gennaio 2015, 10:43
2 min di lettura
Dopo il doppio blitz delle forze di polizia che ha chiuso con la morte dei tre killer islamisti la tre giorni di terrore per la Francia, il paese cerca ora risposte su quanto accaduto preparandosi alla grande marcia repubblicana di solidarietà e in nome dell’ unità nazionale in programma domani e che vedrà il presidente Hollande e vari leader europei (anche Renzi) in prima fila. All’Eliseo riunione per fare il punto e sulle misure di sicurezza ancora in atto. Intanto, è stato scarcerato il 18enne che in un primo tempo era stato indicato come terzo componente del commando protagonista del raid contro Charlie Hebdo: scagionato dai suoi professori, era a scuola.
Gli Usa hanno lanciato un’allerta globale sui viaggi degli americani dopo gli attentati in Francia, Australia e Canada. I cittadini invitati a mantenere alta l’attenzione e prendere le dovute misure per aumentare la sensibilizzazione alla sicurezza. Intanto, dopo la rivendicazione del ramo yemenita di al Qaida della strage nel giornale e le nuove minacce di attentati se non finiranno gli attacchi all’ Islam, è caccia alla compagna del killer ultrà protagonista dell’ assalto al negozio kosher, forse fuggita mescolandosi con gli ostaggi in fuga dal market, anche se secondo altre fonti, invece, non si trovava nell’edificio.
‘Amedy Coulibaly ci ha detto che non aveva paura di morire e sapeva che sarebbe morto ieri’. Lo ha raccontato una testimone dell’assalto al negozio kosher di ieri a Parigi. ‘Appena entrato ha sparato, siamo stati per ore accanto a due cadaveri’. Prima del blitz delle teste di cuoio il terrorista ha detto di ‘agire per difendere i musulmani oppressi nel mondo e in particolare la Palestina’. La tensione a Parigi resta altissima, così come l’allerta, mentre prosegue la caccia ad Ayat, la compagna di Coulibaly. Due i falsi allarmi in mattinata, a Disneyland e per lo scoppio di petardi vicino al luogo di culto ebraico di Jaurès. Per la prima volta dal dopoguerra, la Grande Sinagoga di di rue de la Victoire è rimasta chiusa per lo Shabbat. Sul fonte politico fa irruzione la provocatoria dichiarazione dell’ex leader di Fn: ‘Io non sono Charlie’, ha dichiarato Jean-Marie Le Pen, che prende le distanze dalla solidarietà nazionale sulla strage nella redazione. nella capitale francese è atteso un milione di persone per la marcia repubblicana, parteciperanno i leader di tutta Europa.
Pubblicato il
10 Gennaio 2015, 10:43