30 Luglio 2018, 12:51
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PALERMO – “Il manifesto pubblicitario comparso in questi giorni in diverse strade della città offende la dignità delle donne, proponendo un’ennesima mercificazione del corpo femminile – dichiarano i quattro consiglieri di Sinistra Comune Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno -. E’ già pronta una interrogazione sull’accaduto, prova evidente di quanto lunga sia ancora la strada da percorrere contro stereotipi sessisti e discriminazioni di genere. A Palermo, malgrado sia stata dichiarata città ‘libera dalla pubblicità offensiva della dignità della donna’, continuano a comparire pubblicità sessiste ed offensive della dignità femminile, condizioni che favoriscono l’insorgere di episodi di violenza contro le donne. Quasi quotidianamente la stampa riporta casi di femminicidio. Gli stereotipi di genere si confermano strumento commerciale diffuso, che alimenta discriminazioni e clima di sopraffazione e ricatto nei confronti dell’altra metà del cielo. Siamo certi che l’Amministrazione interverrà tempestivamente per la rimozione dei manifesti pubblicitari lesivi della dignità della donna, come già avvenuto in precedenti occasioni su nostra iniziativa. Riteniamo comunque che sia opportuno attuare azioni preventive al fine di evitare che altri manifesti vengano affissi”.
Sul caso è intervenuta anche l’associazione per la tutela dei diritti delle donne Fiori d’acciaio. ‘E’ inaudito e incomprensibile come un’azienda, nel 2018, possa ancora far riferimento alla chiara mercificazione del corpo delle donne e ad uno stereotipo fortemente maschilista per commercializzare i suoi prodotti – dice la presidente Marcella Cannariato -. Stamane abbiamo segnalato questo increscioso modo di farsi pubblicità alla dottoressa Rosaria Cusimano, responsabile per il Comune di Palermo della vigilanza sulla cartellonistica – continua la Presidente dell’associazione – e abbiamo avuto subito rassicurazione che sarà inviata una pec all’azienda in questione per la rimozione dell’immagine. Non esiste che nel 2018 ancora una volta le donne debbano essere mostrate come ‘merci’ di scambio, solo in base al loro corpo. Lanciamo dunque un appello al nostro Sindaco, da sempre così sensibile a questi temi – conclude la Cannariato- di vigilare preventivamente sulle pubblicità che offendono qualsiasi tipo categoria”.
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30 Luglio 2018, 12:51