Mannino si dice “indignato”:| “Accuse senza fondamento”

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14 Giugno 2012, 14:45

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“Non mi lascio turbare dall’allestimento di accuse che non hanno alcun fondamento, sono prive di ogni riferimento alla verità storica della mia persona, e sono quindi prive di ogni prova genuina”. Lo afferma il parlamentare Calogero Mannino, al quale la procura di Palermo ha notificato l’avviso di chiusura dell’indagine sulla trattativa Stato-mafia.

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Accuse che sono il parto di immaginazione fantastica – prosegue – in opposizione alla realtà dei comportamenti, delle scelte dei termini con cui ho affrontato quella stagione del 1992 dominata dalla irruzione del terrorismo mafioso ma anche dalla sovrapposizione di torbidi disegni rivolti ad ottenere effetti politici tra i quali la mia liquidazione non soltanto politica”. Per Mannino, “la conseguenza oggettiva dell’accusa é quello di capovolgere la verità, presentando la vittima possibile della violenza di cosa nostra come complice. Ne sono indignato. In fondo, però, non posso non sottolineare che questa è la più tragica vittoria di cosa nostra che non essendo riuscita ad uccidere il sottoscritto si vede regalata la coimputazione di alcuni avversari tra i più tenaci”. “Per quello che mi riguarda mai vi è stata la minima inclinazione a deflettere da quella linea politica – afferma l’ex ministro – di severo impegno di contrasto della criminalità mafiosa che aveva portato a realizzare le condizioni del quadro politico che ha sostenuto il maxi-processo e l’esito delle sentenze che lo hanno concluso”. “Sopporto dal 1991 con l’aiuto di Dio – conclude – le ingiustizie di lunghi processi che si sono risolti, sempre e nel merito, con la piena assoluzione. Oggi l’accusa sceglie l’ostinazione capricciosa contro ogni ragione ed evidenza”.

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14 Giugno 2012, 14:45

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