19 Giugno 2014, 17:54
2 min di lettura
PALERMO – L’art. 15 della legge di variazione e previsione di bilancio per il 2014 prevede il taglio di 419 mila euro delle somme destinate agli incentivi per la fuoruscita dal precariato; il taglio di 1 milione 244 mila euro delle liquidazioni dei dipendenti regionali, destinate al pagamento delle anticipazioni buonuscite per cure sanitarie o acquisto prima casa e, incredibilmente, aumenta di 1 milione 663 mila euro le somme da destinare agli uffici di gabinetto degli assessori regionali”. E’ quanto si legge in una nota di Cobas/Codir e Sadirs.
“E’ vero, sono ormai passate le elezioni europee. Eppure durante la campagna elettorale la politica siciliana, qualche assessore regionale e qualche alto burocrate, avevano fatto a gara per fare dichiarazioni su presunte operazioni messe in campo per creare improbabili opportunità di lavoro quantomeno giovanile, fuoriuscita dal precariato, lotta agli sperperi e tagli ai privilegi – aggiungono i sindacati – L’amministrazione regionale, poi, aveva anche fatto recapitare a tutti gli interessati le buste paga del mese di maggio, contenenti lo sgravio promesso di 80 euro, parecchi giorni prima della data delle elezioni del 25 maggio (cosa molto inusuale alla Regione) e della stessa erogazione degli stipendi che, quando va bene, avviene non prima del 27 di ogni mese. Sembrava di trovarci, finalmente di fronte ad una inversione di tendenza ma, evidentemente, passate le elezioni europee, di tagli a privilegi (ad esempio all’Ars e agli uffici di gabinetto) non se ne parla più”. “Di provocazioni contro i dipendenti regionali ne abbiamo denunciate tante – dicono i segretari generali del Cobas/Codir, Marcello Minio e del Sadirs, Fulvio Pantano – ma leggere che la politica, oggi, taglia anche le spese sanitarie per le famiglie dei dipendenti regionali che aspettano da oltre un anno o gli incentivi per la fuoruscita dal precariato a favore di aumenti per gli uffici di gabinetto lascia proprio di sasso. Evidentemente la politica siciliana ha la necessità di impostare come consulente o come componente esterno qualche altro trombato nell’ultima tornata elettorale. Ovviamente – concludono i segretari generali – non resteremo a guardare e risponderemo colpo su colpo a questa politica del favoritismo e del privilegio che offende la dignità di tutti i lavoratori regionali e tutti i cittadini siciliani”.
Pubblicato il
19 Giugno 2014, 17:54