10 Gennaio 2019, 17:26
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PALERMO – Si complica e di parecchi il cammino della finanziaria a Palazzo dei Normanni. Sulla manovra, infatti, si è abbattuta una pioggia di emendamenti, centinaia, molti provenienti dalla stessa coalizione di governo. Qualcuno addirittura dagli stessi assessori, denuncia il Pd.
Le modifiche proposte farebbero saltare ogni previsione di spesa. E così oggi la commissione Bilancio, prevista per la mattinata e poi rimandata al pomeriggio, si è aggiornata direttamente a domattina. Il Pd attacca a testa bassa e chiede l’intervento di Nello Musumeci: “La commissione Bilancio che era stata convocata in mattinata per l’esame della legge di stabilità è stata rinviata a domani a causa dello scontro interno alla coalizione Musumeci che paralizza ancora una volta la Regione ed impedisce l’approvazione del bilancio di previsione 2019 e della legge di stabilità”. Così il capogruppo Pd Giuseppe Lupo e Baldo Gucciardi vicepresidente della commissione Bilancio all’Ars.
Il Pd: Musumeci intervenga sulla rissa
“Centinaia di emendamenti presentati dai deputati di maggioranza e perfino dagli stessi assessori hanno fatto esplodere le previsioni di spesa del bilancio. La rissa all’interno dei partiti che sostengono il presidente della Regione – aggiungono – ha determinato di fatto la bocciatura della ridicola ed improvvisata manovra economica approvata dalla giunta. Musumeci abbia il buonsenso di intervenire per il bene della Sicilia, – concludono – impedisca il ‘saccheggio’ delle casse regionali chiedendo il ritiro di tutti gli emendamenti presentati dalla sua irresponsabile maggioranza che ha sabotato la manovra facendo precipitare la Regione nel caos”.
Gli emendamenti degli assessori
Neanche gli assessori, dunque, hanno resistito ala tentazione di presentare emendamenti. Ci sono quelli, numerosi, di Toto Cordaro, ad esempio: uno con disposizioni per il settore della forestazione, uno sulla concessione dei beni del demanio marittimo, uno che istituisce un capitolo di spesa con relativa dotazione finanziaria (50mila euro all’anno) per istituire la Commissione dei geositi, uno sulle attribuzioni dell’Arpa, uno che stanzia venti milioni per gli strumenti urbanistici dei Comuni, uno che stanzia un milione per una polizza che tuteli la Regione per gli eventi dannosi relativi ai beni del demanio marittimo. Poi ce n’è uno che propone una convenzione con l’Ingv dal costo di 150mila euro, firmato dall’assessore Roberto Pierobon.
Salta il timing
Il termine per presentare gli emendamenti scadeva ieri. La situazione denunciata dal Pd rischia di far saltare la tabella di marcia che prevedeva che domani si incardinassero in Aula i documenti contabili. Un appuntamento che il rinvio della seconda commissione farà quasi certamente saltare.
I grillini: un giorno buttato al vento
“Ancora una volta gli interessi della Sicilia e dei siciliani vengono messi in secondo piano rispetto a quelli della maggioranza. Gli azionisti del governo Musumeci, evidentemente, per dare l’ok alla finanziaria vogliono capire cosa potranno ottenere in sede di collegato, che è il terreno in cui ciascuno cercherà d piantare la propria bandierina”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars componenti della commissione Bilancio, Luigi Sunseri, Stefano Zito e Sergio Tancredi. “Sono giorni – dice Sunseri – che siamo bloccati per conoscere l’entità della manovra, ora arriva un nuovo rinvio in attesa del collegato. Oggi la commissione era convocata alle 10 e il rinvio è arrivato alle 17. Una giornata buttata al vento perché la maggioranza non ha trovato la quadra su come spartirsi la torta. Tutto ciò è inaccettabile e vergognoso. Come sempre questo parlamento privilegia gli interessi di pochi a quelli di molti. E meno male che l’obiettivo di Musumeci era quello di approvare la manovra entro il 31 dicembre scorso”.
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10 Gennaio 2019, 17:26